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Taranto

Al MarTa la cerimonia finale del corso sull’ambiente marino per la Guardia Costiera

Venerdì 11 aprile al Museo Archeologico si chiude la seconda edizione del percorso di alta formazione dedicato agli ufficiali e sottufficiali del Corpo: focus su monitoraggio e tutela degli ecosistemi

Antonio Felice Uricchio

Antonio Felice Uricchio

TARANTO - Si concluderà alle 9.00 di venerdì 11 aprile, nella prestigiosa cornice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MarTa, il corso di alta formazione dedicato all’ambiente marino, che nelle ultime settimane ha visto impegnati 30 ufficiali e sottufficiali del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera.

Avviata lo scorso 24 marzo, questa seconda edizione del corso, dal titolo "L’ambiente marino: impatti e monitoraggi dalla costa al largo", è stata promossa dal Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente dell’Università di Bari "Aldo Moro", con l'obiettivo di rafforzare le competenze del personale militare chiamato ogni giorno a difendere e salvaguardare i nostri ecosistemi marini.

Il percorso formativo ha alternato momenti teorici e attività pratiche sul campo, fornendo ai partecipanti gli strumenti per riconoscere e fronteggiare le minacce ambientali che mettono a rischio sia il comparto abiotico che quello biologico dei nostri mari.

La cerimonia conclusiva si terrà nella sala conferenze "Incontri" del MarTa e sarà impreziosita dalla Lectio Magistralis del professor Antonio Felice Uricchio, che approfondirà il tema del "Valore costituzionale della sostenibilità", sottolineando l’importanza di integrare la tutela ambientale tra i principi fondamentali della nostra convivenza civile.

Al termine dell’intervento, saranno consegnati gli attestati di partecipazione ai 30 corsisti, in riconoscimento dell’impegno profuso durante le tre intense settimane di formazione. Un momento che suggella il valore di un progetto formativo strategico, pensato per rafforzare la capacità di intervento sul campo di chi, quotidianamente, vigila sulla salute del nostro mare.

Con questa iniziativa, la Guardia Costiera e l’Università di Bari confermano il loro impegno condiviso per la difesa dell’ambiente marino, in un periodo in cui le sfide legate al cambiamento climatico e al degrado degli ecosistemi richiedono competenze sempre più avanzate e specializzate.

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