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Andria avrà il suo teatro da 800 posti. Oltre 8 milioni di euro con il Programma Metro Plus

Finanziati interventi per la rigenerazione urbana e sociale: nuovi spazi culturali e laboratori creativi. Il sindaco Bruno: "Una svolta per la città, il teatro sarà il cuore pulsante della nostra rinascita"

L'area dell'ex mercato ortofrutticolo di Andria

L'area dell'ex mercato ortofrutticolo di Andria

ANDRIA - È ufficiale: la città di Andria è stata ammessa al finanziamento previsto dal Programma Nazionale Metro Plus e Città medie del Sud 2021-2027, con un totale di risorse assegnate pari a 8.719.800 euro. Una cifra imponente che consentirà di dare forma a una serie di interventi mirati a rafforzare l'inclusione sociale e a promuovere innovazione e cultura sul territorio.

Il piano approvato comprende due linee d'azione principali. Alla Priorità 5 - Servizi per l’inclusione e l’innovazione sociale, sono stati destinati 6.483.569 euro, mentre la Priorità 6 - Infrastrutture per l’inclusione sociale riceverà 2.236.231 euro, per trasformare spazi esistenti in veri e propri presidi culturali e di integrazione.

Cuore del progetto è la creazione di un Hub dell’Economia Socio-Culturale, pensato come un punto di incontro e collaborazione tra pubblico e privato, dove promuovere l’economia sociale e l’impresa culturale locale. L’immobile di via Flavio Giugno sarà completamente allestito per ospitare questo spazio multifunzionale, concepito come fucina di creatività e crescita comunitaria.

Grande attenzione anche all’area dell’ex mercato ortofrutticolo, che diventerà un laboratorio permanente di arti, mestieri e culture, animato da una tensostruttura capace di accogliere fino a 800 spettatori e da 10 box ristrutturati, destinati a ospitare atelier artistici e artigianali. A gestire questi spazi saranno le realtà del Terzo Settore, impegnate nella co-progettazione di iniziative di sviluppo locale e inclusione socio-lavorativa.

Previsto inoltre il recupero del piano terra della Biblioteca Comunale, dove sorgeranno un caffè e un punto ristoro con l’obiettivo di favorire l'inserimento lavorativo di persone vulnerabili, così come il completamento della riqualificazione dell’ex Mattatoio comunale, che sarà dotato di un auditorium con almeno 150 posti a sedere, riportando in vita una struttura storica della città.

Anche l’immobile di via Manthonè, nei pressi di Porta La Barra, sarà rigenerato e trasformato in un laboratorio dedicato alla progettazione di attività sociali e culturali, coinvolgendo associazioni, cittadini e operatori locali in un processo partecipativo.

La firma della convenzione con l’Agenzia per la Coesione rappresenta il punto di partenza. Una volta formalizzato l’accordo, si aprirà la fase di co-progettazione, che coinvolgerà attivamente tutti i soggetti interessati per definire nei dettagli attività, servizi e modalità di gestione degli spazi.

"Per la nostra comunità è una notizia straordinaria", ha commentato con entusiasmo il sindaco Giovanna Bruno. "Parliamo di oltre 8 milioni di euro per ridisegnare il volto di Andria, con un’attenzione speciale alla cultura teatrale come motore di inclusione sociale e crescita culturale. Entro il 2028 realizzeremo interventi su più strutture urbane, ma il teatro sarà il cuore di tutto il progetto. Sorgerà nella zona di via Barletta, dove oggi si trova il mercato ortofrutticolo, destinato a essere trasferito. Una struttura moderna e versatile, con spazi coperti e un anfiteatro all’aperto, grazie anche ai finanziamenti del PINQuA, i cui cantieri sono già avviati".

Sulla stessa linea l’assessore al Quotidiano Mario Loconte, che ha sottolineato l'importanza del progetto Aria dei Pinqua, individuando nell’ex mercato ortofrutticolo il futuro centro culturale della città. "Realizzeremo una tensostruttura per ospitare eventi di grande richiamo, colmando un vuoto storico. E con l’avvio della fase progettuale, apriremo finalmente un confronto pubblico con la città per condividere scelte e visioni", ha annunciato.

Con questo finanziamento Andria si prepara dunque a un vero e proprio salto di qualità, puntando su cultura, inclusione e partecipazione come leve per il rilancio del territorio.

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