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Bari

Psichiatra aggredita brutalmente da un paziente durante il giro visite al "Perinei" di Altamura

Violenta aggressione all'interno del reparto di Psichiatria: un paziente in cura ha scaraventato la specialista contro muro e pavimento. L’intervento dei colleghi ha evitato conseguenze ancora più gravi. La dottoressa ha sporto denuncia ai carabinieri

Una ambulanza del 118

Una ambulanza del 118

ALTAMURA - Una tranquilla giornata di lavoro si è trasformata in un incubo per una psichiatra in servizio presso l’ospedale "Fabio Perinei" di Altamura, vittima di una brutale aggressione da parte di un paziente ricoverato nella struttura. L’episodio è avvenuto durante il consueto giro di visite nel reparto di Psichiatria.

Stando alla ricostruzione dei fatti, il paziente si è scagliato improvvisamente contro la dottoressa, scaraventandola con violenza contro una parete e facendola poi rovinare a terra. Soltanto il tempestivo intervento degli altri medici e operatori presenti è riuscito a fermare l'aggressore, ponendo fine all'incubo.

La specialista è stata immediatamente trasferita al pronto soccorso per essere sottoposta alle cure del caso. I sanitari hanno riscontrato un trauma cranico e un trauma maxillo-facciale, con una prognosi stimata in 30 giorni di guarigione. Nonostante la violenza subita, la dottoressa ha trovato la forza di denunciare l'accaduto ai carabinieri, avviando le procedure legali previste.

Sulla vicenda è intervenuto il primario del reparto di Psichiatria del "Perinei", Guido Di Sciascio, che ha spiegato come l’accaduto rappresenti un drammatico riflesso delle condizioni di estrema fragilità dei pazienti in fase acuta. "Quando si verificano scompensi così gravi, i comportamenti possono diventare imprevedibili e difficilmente gestibili in modo preventivo", ha osservato Di Sciascio, sottolineando i limiti insiti anche nei migliori protocolli di sicurezza.

Anche il responsabile del servizio di prevenzione e protezione della Asl di Bari, Fulvio Fucilli, ha ribadito che il reparto è dotato di strumenti di controllo come videosorveglianza e accessi limitati, ma ha ricordato che "la natura stessa di queste patologie rende impossibile garantire il rischio zero". Fucilli ha inoltre spiegato che il documento di valutazione dei rischi è oggetto di aggiornamenti costanti, aggiungendo che "l’azienda sanitaria barese dispone di una procedura specifica per la gestione degli episodi di violenza nei confronti degli operatori, con l’obiettivo di individuare le cause scatenanti e le misure più efficaci di contenimento".

Infine, il direttore generale della Asl Bari, Luigi Fruscio, ha voluto manifestare in prima persona la sua vicinanza alla dottoressa aggredita, garantendole pieno supporto sia sul piano umano che legale, mentre la comunità sanitaria si interroga ancora una volta sulla sicurezza degli operatori nei reparti psichiatrici.

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