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Lecce

Smantellata una stamperia di banconote false: sequestrati euro contraffatti e macchinari hi-tech

Operazione dei Carabinieri Criptovalute e Antifalsificazione Monetaria: scoperta una rete internazionale con base nel Salento

I carabinieri di Lecce

I carabinieri di Lecce

LECCE - È stata smantellata dai Carabinieri una vera e propria centrale della contraffazione nel territorio di Lecce, capace di stampare banconote false di altissima qualità e di distribuirle in tutta Europa.

Al termine di una lunga e complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, i militari del Comando Antifalsificazione Monetaria, in collaborazione con la Sezione Criptovalute e il supporto di Europol, hanno sequestrato una stamperia clandestina e arrestato tre persone ritenute al vertice dell’organizzazione.

Nel corso delle perquisizioni, gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato 40 mila euro falsi in vari tagli, tre stampanti utilizzate per la produzione delle banconote contraffatte, un incisore laser di ultima generazione per la fabbricazione di monete false da 2 euro, diverse monete già contraffatte e un’ingente quantità di dispositivi elettronici destinati alla gestione delle operazioni illecite.

L’operazione ha permesso di eseguire tre misure cautelari, emesse dal GIP del Tribunale di Lecce, nei confronti di uomini residenti nei comuni di Lido Marini, Lodi, Padova e Poggio Picenze, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e distribuzione di valuta falsa e di autoriciclaggio.

Le indagini, avviate nel 2024, hanno preso le mosse da un’attenta attività di monitoraggio dei canali Telegram dedicati alla compravendita di denaro contraffatto, pagato con criptovalute. Grazie a sofisticate analisi della blockchain, i Carabinieri sono riusciti a risalire ai movimenti finanziari e a deanonimizzare i pagamenti, individuando così gli autori e la rete distributiva.

A rivelarsi decisiva è stata anche l’attività di Open Source Intelligence: uno dei promotori dell’organizzazione è stato identificato attraverso una recensione pubblicata su Tripadvisor, dove utilizzava lo stesso nickname impiegato nelle trattative illecite su Telegram.

Il sodalizio criminale, secondo gli investigatori, stava per espandere ulteriormente la propria attività con la produzione di monete false grazie a una tecnica mai rilevata prima in Italia, confermando la pericolosità e la capacità innovativa del gruppo.

La qualità del denaro contraffatto, come evidenziato dalle analisi svolte dal National Analysis Centre della Banca d’Italia, apparteneva a tre nuove classi di falsificazione, talmente sofisticate da risultare insidiose anche per gli strumenti di verifica di ultima generazione.

Il volume d’affari dell’organizzazione è stato preliminarmente stimato in oltre 180 mila euro, con spedizioni illecite non solo in Italia, ma anche verso Francia, Spagna, Germania, Austria e Belgio, dimostrando l’ampiezza del mercato parallelo creato dai falsari.

Europol ha avuto un ruolo chiave nell’indagine, assicurando un flusso costante di informazioni tra le varie forze di polizia europee e permettendo di ricostruire con precisione la rete criminale.

Nella giornata dell’operazione è stato perquisito anche un quarto indagato, attivamente coinvolto nella gestione della rete.

L’indagine, sottolineano i Carabinieri, rappresenta un colpo importante al crimine economico organizzato, e conferma la crescente attenzione delle forze dell’ordine nel contrasto alle nuove forme di contraffazione legate all’uso di criptovalute e al commercio illecito sul web.

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