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Rubato e ritrovato il furgone della solidarietà: a Mola di Bari torna in strada il mezzo della Comunità Frontiera

I Carabinieri recuperano il Fiat Ducato della onlus nella campagna di Noicattaro. Il veicolo è il simbolo di un impegno quotidiano accanto ai ragazzi e alle famiglie in difficoltà

I carabinieri ritrovano il furgone rubato

I carabinieri ritrovano il furgone rubato

BARI - La Comunità Frontiera Onlus di Mola di Bari, realtà che ogni giorno si dedica al sostegno dei giovani in difficoltà e delle famiglie più fragili, può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Il furgone bianco, un Fiat Ducato utilizzato per accompagnare i ragazzi alle attività educative, è stato ritrovato dai Carabinieri dopo essere stato rubato nella notte tra il 2 e il 3 aprile.

Il furto era avvenuto sul lungomare Dalmazia, in un tratto privo di telecamere e senza testimoni. La scomparsa del mezzo aveva lasciato un senso di amarezza profonda tra i volontari della onlus, che da anni operano nella periferia di Mola di Bari per offrire opportunità di riscatto a chi vive in situazioni di marginalità.

Sin dalle prime ore dopo la denuncia, i militari della Tenenza di Mola di Bari hanno avviato ricerche scrupolose nell’intera area metropolitana di Bari, consapevoli del valore che quel veicolo rappresenta ben oltre il suo utilizzo materiale. Non si trattava solo di un semplice furgone, ma di un simbolo concreto di solidarietà, uno strumento essenziale per garantire la partecipazione dei ragazzi alle attività formative e sociali della comunità.

Il lavoro meticoloso degli investigatori ha dato i suoi frutti nelle campagne di Noicattaro, dove il mezzo è stato individuato. Il Fiat Ducato, sebbene presentasse danni evidenti al sistema di accensione a seguito del tentativo di furto, era ancora funzionante e in buone condizioni generali.

Dopo le verifiche tecniche e amministrative di rito, il furgone è stato restituito alla Comunità Frontiera, pronto a riprendere il suo percorso quotidiano al servizio dei più deboli. Il mezzo è tornato così sulle strade della solidarietà, riportando normalità alle attività di sostegno che ogni giorno accendono una speranza nella vita di tanti ragazzi e delle loro famiglie.

Il caso, oltre a restituire un importante strumento alla onlus, è anche un esempio di determinazione e vicinanza delle istituzioni alle realtà sociali del territorio. Grazie al pronto intervento dei Carabinieri, un gesto vile e codardo non è riuscito a fermare l’impegno di chi lavora ogni giorno per costruire comunità e inclusione.

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