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Regione Puglia

Pronti 11 milioni per restituire alla comunità i beni confiscati alle mafie

Pubblicato il bando regionale: Comuni chiamati a presentare progetti per trasformare i beni sequestrati in spazi sociali e servizi pubblici

La sede della Presidenza della Regione Puglia a Bari

La sede della Presidenza della Regione Puglia a Bari

BARI - La Regione Puglia ha ufficialmente aperto il nuovo bando "Puglia Beni Comuni", uno strumento concreto per trasformare i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata in luoghi di aggregazione e servizi utili alla collettività. Il bando è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale e mette a disposizione un fondo complessivo di 11.000.000 di euro, con l'obiettivo di promuovere progetti di riqualificazione urbana e inclusione sociale.

L'iniziativa è promossa dall'Assessorato regionale alla Cultura e Legalità e dalla Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le Migrazioni e Antimafia Sociale, e si rivolge esclusivamente ai Comuni pugliesi che abbiano nel proprio patrimonio beni immobili sequestrati alla criminalità e attualmente inutilizzati.

Attraverso il riuso di questi beni, l'obiettivo è quello di sottrarre definitivamente spazi alle mafie e restituirli alle comunità, creando ambienti sicuri e inclusivi capaci di offrire servizi sociali, culturali e ricreativi a favore delle categorie più fragili. Tra queste rientrano donne, bambini, anziani, persone con disabilità, migranti e tutti coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità.

I progetti dovranno garantire il pieno utilizzo e la fruibilità sociale dei beni, incidendo positivamente sullo sviluppo locale e facilitando l’accesso ai servizi. Le aree di intervento individuate spaziano dall’housing sociale e co-housing per giovani e anziani, all’inclusione di persone immigrate o con disabilità, fino al recupero di fabbricati da destinare a orti urbani e spazi socio-terapeutici.

Ampio spazio è riservato anche alla creazione di alloggi per percorsi di autonomia rivolti a persone con disabilità o a soggetti vulnerabili come donne vittime di violenza, minori non accompagnati, ex detenuti e migranti. Non mancano iniziative di cittadinanza attiva, dalla realizzazione di centri di aggregazione sociale alla promozione di attività sportive, culturali e di socialità, fino alla valorizzazione di spazi urbani aperti con teatri all’aperto, campi da gioco e luoghi di incontro.

Prevista inoltre la possibilità di attivare progetti di co-working solidale, pensati per promuovere nuove forme di lavoro autonomo e inclusivo, incentivando esperienze produttive all’interno di strutture riqualificate.

Il bando, inserito nell’ambito della Priorità 8 "Welfare e Salute" del Programma Regionale Puglia 2021-2027, stabilisce che ogni proposta potrà ricevere un contributo massimo di 1.000.000 di euro, con una soglia minima di investimento fissata a 250.000 euro. Ogni Comune potrà presentare una sola proposta progettuale, a copertura delle spese ritenute ammissibili.

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo ufficiale beniconfiscati.regione@pec.rupar.puglia.it. La finestra per l'invio delle candidature si aprirà trascorsi 30 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e resterà attiva fino alle ore 12.00 del centesimo giorno successivo alla pubblicazione.

Il bando "Puglia Beni Comuni" si inserisce in una più ampia strategia di contrasto alle mafie e di promozione della legalità, puntando a trasformare ciò che un tempo era simbolo di illegalità in motore di sviluppo e inclusione per le comunità locali.

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