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Riti

Verso la Settimana Santa tarantina, tutti gli appuntamenti

In piazza e per le strade le Via Crucis delle confraternite del Carmine e dell’Addolorata

Due momenti delle processioni dei Misteri e dell'Addolorata (foto d'archivio)

Due momenti delle processioni dei Misteri e dell'Addolorata (foto d'archivio)

S’intensificano le iniziative e le celebrazioni nell’approssimarsi della Settimana Santa. Ecco una selezione delle più significative.

Via Crucis dell’Addolorata per le vie della città vecchia

Quest’anno, nell’ultima Domenica di Quaresima, la solenne Via Crucis della confraternita dell’Addolorata per le vie della città vecchia partirà alle ore 18 dalla basilica cattedrale di San Cataldo. L’itinerario è stato cambiato per problemi di carattere logistico causati dalla presenza del cantiere di palazzo Carducci insistente su via Duomo e per rafforzare ulteriormente il significato di chiesa giubilare della cattedrale.

Queste le strade che saranno percorse: via Duomo, piazzetta San Costantino, postierla Via Nuova, chiesa di San Giuseppe, via Garibaldi, piazza Fontana, pendio San Domenico e chiesa di San Domenico per l’ultima Stazione e l’esecuzione del canto de ‘La Desolata’ di Marinosci. Il corteo sarà aperto dalla croce penitenziale e da alcune coppie di confratelli in abito di rito alcuni dei quali porteranno a spalla il Crocifisso grande. Le preghiere e le meditazioni saranno guidate dal padre spirituale mons. Emanuele Ferro con i canti animati dal coro ‘Alleluja’ di San Domenico. Si tratta di un momento particolare di preghiera per tutta la città che vive particolari situazioni di sofferenza e di incertezza occupazionale, ma soprattutto per il suo centro storico che ha grande necessità di ritornare alla vivibilità e alla serenità di un tempo, cui ha pienamente diritto.

Arciconfraternita del Carmine, la Via Crucis in piazza

Come avviene da alcuni anni, domenica 6 aprile l’arciconfraternita del Carmine terrà in piazza Carmine l’ultima Via Crucis di Quaresima, presieduta dal padre spirituale mons. Marco Gerardo con i canti guidati dal coro diretto dal m° don Fabio Massimillo (organista, il m° Pierluigi Lippolis). S’inizierà alle ore 17.30 con l’ingresso in piazza del celebrante e della terna di confratelli in abito di rito, del consiglio di amministrazione del sodalizio e del grande Crocifisso portato a spalla. ci sarà la lettura delle Stazioni, che sarà affidata all’arciconfraternita, ai Cavalieri del Santo Sepolcro, al gruppo scout Taranto V, all’Azione Cattolica parrocchiale, al gruppo Masci Taranto 4, ai ragazzi del catechismo, ai ministri istituiti e ai ministranti. Quindi avrà luogo l’intronizzazione del simulacro della Beata Vergine Addolorata. Al termine, annunciata dal suono della ‘troccola’, che per la prima volta in questa Quaresima farà udire il tradizionale crepitìo, avrà luogo la solenne adorazione alla Croce da parte delle coppie di confratelli in abito di rito, intervallata dalle musiche tradizionali della Settimana Santa eseguite dalla banda “Giuseppe Chimienti” di Montemesola diretta dal m° Lorenzo De Felice. In caso di maltempo la funzione si svolgerà in chiesa e sarà riservata solo ai confratelli e alle consorelle in abito di rito.

Il concerto del Lunedì di Passione

Giunto alla cinquantunesima edizione, lunedì 7 aprile alle ore 19, la confraternita della Ss. Addolorata terrà nella chiesa di San Domenico il ‘Concerto di Passione’, che sarà eseguito dalla Fanfara di Presidio del Comando interregionale Sud della Marina Militare diretta dal m° Michele Di Sabato. Saranno eseguite le seguenti marce tradizionali: A Rinaldo (Vincenzo Simonetti), Note di Passione (Vittorio Manente-Giovanni Carelli), A mia madre (Francesco Buzzacchino), A Berardino Lemma (Davide Latagliata), Grido di dolore (Amleto Cardone), Marcia funebre op. 35 (Fryderyk Chopin), Mamma (Luigi Rizzola). La novità di questa edizione è costituita dall’esecuzione del brano ‘Note di Passione’, tratto dai celebri temi delle marce funebri composte da Manente e rielaborate da Giovanni Carelli, che ha effettuato una tesi di laurea proprio sull’indimenticato direttore della Banda centrale della Marina Militare.

Al Carmine, venerazione del simulacro dell’Addolorata

“Carissime consorelle, ci prepariamo a vivere un momento emozionante: la venerazione della Beata Vergine Addolorata. Un momento di preghiera, riflessione e profonda venerazione durante il quale avrete il privilegio di avvicinarvi alla Vergine Addolorata, lasciandovi cullare dal suo sguardo, simbolo di more e misericordia materna”. Così il priore dell’arciconfraternita del Carmine, cav. Antonello Papalia, invita alla partecipazione a questo toccante momento di venerazione che avrà luogo in chiesa mercoledì 9 aprile alle ore 19.30, durante il quale le consorelle potranno rendere il loro personale omaggio di preghiera e di devozione alla Beata Vergine Addolorata. A termine, i confratelli potranno effettuare l’offerta dell’incenso.

Parrocchia Angeli Custodi, processione del Crocifisso

Mercoledì 9 aprile, dopo la santa messa delle ore 18, per la prima volta per le strade del quartiere Tamburi sarà portato i processine il nuovo Crocifisso (il terzo nella storia della comunità) della parrocchia degli Angeli Custodi, realizzato dall’artista leccese Antonio Calogiuri e fortemente voluto dalla comunità parrocchiale perché più agevole da portare a spalla. La processione sarà accompagnata dalla confraternita del Carmine di Talsano e dall’Associazione Templari di San Michele Arcangelo, con le musiche della Settimana Santa tarantina eseguite dalla banda “Maria SS.Addolorata” di Talsano diretta dal m° Vito Bucci. “Vi invitiamo a partecipare numerosi a questo evento per dare testimonianza della nostra fede e per onorare il Signore Crocifisso. La processione sarà un’occasione per riflettere sulla Passione di Cristo e per rinnovare la nostra adesione alla sua Parola” – dice il parroco don Alessandro Argentiero.

Liturgia Stazionale per le vie del Borgo

L’arciconfraternita del Carmine terrà giovedì 10 aprile alle ore 18.30 la Liturgia Stazionale per le vie del Borgo che, spiega il priore Antonello Papalia “rappresenta una bella opportunità per rafforzare il senso di comunità e vivere intensamente un momento di preghiera e riflessione collettiva”. Nell’occasione il Crocifisso non sarà disposto diritto ma coricato, appoggiato su una sella e portato da dodici confratelli. Il corteo partirà quest’anno dal Centro ospedaliero Militare Marispedal percorrendo via Pupino, via Viola, via Mignogna, piazza Immacolata, via D’Aquino, piazza Giovani XXII con rientro nella chiesa del Carmine. Alle meditazioni del padre spirituale del sodalizio, mons. Marco Gerardo, si alterneranno le musiche tradizionali della Settimana Santa eseguite dal complesso bandistico “Giuseppe Chimienti” di Montemesola diretto dal maestro Lorenzo De Felice.

Il Crocifisso in processione alla Salinella

La parrocchia di San Lorenzo da Brindisi dei frati francescani cappuccini (in viale Magna Grecia) annuncia la processione del Crocifisso, dal titolo ’Ancorati a Cristo, nostra Speranza” (dalla bolla papale per l’indizione del Giubileo) che si terrà il Venerdì di Passione, 11 aprile, subito dopo la santa messa delle ore 17 presieduta dal ministro provinciale dei padri cappuccini fra Gianpaolo Lacerenza. Questo l’itinerario: via Lago di Como, da ed. 1 a 4/C; via Lago di Como, da ed. 6/C a piazzetta San Lorenzo da Brindisi; via Lago di Como ed. 15; via Lago di Como (strada della scuola Livio Tempesta); Via Lago di Lesina, da ed. 2 a 10 (i civici pari); via Istria, da ed. 55 a 106; via Ancona; via Lago di Como ed. 16 C/B/A (bocciodromo); via Lago di Como, ed. 14 A/B/C; via Lago D’Iseo ed. 18 C/B/A; via Lago di Bolsena ed. 23 A/B/C/D; via A. Savino da ed. 2 a ed 4; via Lago di San Giuliano (intorno alla piazzettina); via Emilia da ed. 233 a ed. 215; viale Magna Grecia 339, con rientro in chiesa attorno alle ore 22. Durante il percorso la sacra immagine sarà fatta sostare per un momento di preghiera davanti ai quadri delle Stazioni della Via Crucis appesi ai balconi e illuminati da lampade ad olio. Non mancheranno le tradizionali marce funebri, affidate anche quest’anno al complesso bandistico “Santa Cecilia-Città di Taranto” diretto dal maestro Giuseppe Gregucci, che si alternerà con i canti del coro parrocchiale. Per l’organizzazione la parrocchia si avvale della collaborazione del gruppo “SS.Crocifisso”, con proprio abito di rito.

In San Domenico, i Sette Dolori

Appuntamento di spicco della Settimana di Passione così ricca di eventi è quello della “Compassio Virginis”, la commemorazione dei “Sette Dolori di Maria” (la cosiddetta “festa piccola”) che si terrà venerdì 10 aprile alle ore 18.30 in San Domenico Maggiore a cura della confraternita dell’Addolorata. La predicazione sarà affidata a mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo emerito di Potenza.

Per l’occasione la statua della Addolorata sarà sistemata su un tosello davanti all’altare maggiore con ai lati i confratelli in abito di rito. Dopo commento sui Sette Dolori (Profezia di Simeone, Fuga in Egitto, Smarrimento di Gesù, Incontro sul Calvario, Morte di Gesù, La Deposizione, Gesù nel sepolcro) un confratello e una consorella recheranno una luce davanti alle relative rappresentazioni. Il canto de “La Desolata” di padre Serafino Marinosci concluderà la funzione, che prevede anche la consegna del crocifisso all’Addolorata, davanti al cui simulacro e a quello del Crocifisso i devoti potranno deporre i ceri.

Tradizionalmente legata al Venerdì di Passione, dalla solenne funzione ebbe inizio la grande devozione dei tarantini alla Beata Vergine Addolorata. Il tutto risale alla metà del XVIII secolo quando il padre spirituale della confraternita di San Domenico il canonico abate Vincenzo Cosa introdusse il culto dell’Addolorata, donando la statua e la relativa “cassa delle robbe”. In seguito alla pratica devozionale dei Sette dolori di Maria il sodalizio ricevette nel 1794 dalla Real Camera di Santa Chiara di Napoli il permesso di solennizzare la festa della Madonna Addolorata (“festa grande”) con solenne processione della statua. Con la crescente devozione all’Addolorata e alla predicazione dei Servi di Maria, i confratelli chiesero all’arcivescovo Giuseppe Rotondo di fondare la confraternita di Maria SS,ma Addolorata: la richiesta fu accolta nel 1870 e il nuovo sodalizio fu aggregato alla preesistente confraternita di San Domenico.

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