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Barletta

Un uomo di Canosa salva tre vite: nuova donazione multipla di organi

Prelevati fegato e reni grazie alla generosità della famiglia di un 86enne. Il dott. Vitobello: "Un gesto di straordinaria umanità". Il La Dg Dimatteo: "Atto d'amore che alimenta la cultura della donazione"

L'ospedale Dimiccoli di Barletta

L'ospedale Dimiccoli di Barletta

BARLETTA - Nelle sale operatorie dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta si è compiuto, nella notte appena trascorsa, un nuovo capitolo di speranza e solidarietà. È stata infatti portata a termine con successo la terza donazione di organi del 2025 per l’Asl della Bat. Un uomo di 86 anni, residente a Canosa di Puglia, ha donato il fegato e i reni, offrendo una possibilità di vita a chi era in attesa di un trapianto.

Il prelievo degli organi è stato effettuato da due diverse équipe mediche: quella del Policlinico di Bari si è occupata del fegato, mentre l'équipe di Urologia proveniente da Foggia ha eseguito l’espianto dei reni. Un’operazione coordinata con la massima attenzione e professionalità all'interno del reparto di Rianimazione del Dimiccoli, diretto dal dottor Michele Debitonto.

"Desidero rivolgere un ringraziamento sentito e profondo alla famiglia del nostro donatore", ha dichiarato il dottor Giuseppe Vitobello, coordinatore per le donazioni di organi dell'Asl Bt. "La loro scelta generosa ha consentito di dare nuova speranza a chi sta affrontando il difficile percorso in attesa di un trapianto. È un esempio di altruismo che merita rispetto e gratitudine".

Alle sue parole ha fatto eco il Commissario straordinario dell’Asl Bt, Tiziana Dimatteo, che ha voluto sottolineare il valore di una cultura della donazione sempre più diffusa e consapevole: "Gesti come questi sono vere e proprie testimonianze d’amore verso il prossimo. La famiglia ha compiuto una scelta di grande umanità, che merita il nostro più profondo ringraziamento. Altrettanto doveroso è riconoscere l’impegno di tutto il personale sanitario dell’ospedale Dimiccoli, che ha lavorato senza sosta per garantire la perfetta riuscita delle operazioni".

L'intervento conferma l'importanza strategica dell'ospedale barlettano nel circuito regionale delle donazioni, rafforzando anche l'impegno del sistema sanitario pugliese nella promozione della cultura della donazione degli organi. Ogni prelievo rappresenta non solo una speranza concreta per chi riceve un trapianto, ma anche un segnale forte di sensibilità e partecipazione da parte di tutta la comunità.

La generosità della famiglia canosina, unita alla competenza degli operatori sanitari, ha trasformato un momento di dolore in un’opportunità di rinascita per più persone. Un gesto che, ancora una volta, testimonia come la vita possa continuare anche attraverso la solidarietà.

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