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Il fatto
04 Aprile 2025 - 11:53
Un frame del video dell'aggressione
BARI – La scia di violenza negli scontri tra tifoserie in Puglia porta a nuovi provvedimenti. La Questura di Bari ha notificato due Daspo nei confronti di altrettanti uomini, rispettivamente di 41 e 35 anni, legati al tifo organizzato della Fiorentina. Entrambi, protagonisti di un’aggressione ai danni dei sostenitori della Fidelis Andria, non potranno accedere agli stadi e a ogni manifestazione sportiva per i prossimi 5 anni.
I fatti risalgono allo scorso 20 ottobre, poco dopo le 12.30, lungo la statale 16, in direzione sud, nel territorio metropolitano di Bari. Un gruppo di tifosi della Fidelis Andria era in viaggio verso Nardò, in provincia di Lecce, per seguire la propria squadra impegnata in una sfida di Serie D. Il traffico intenso aveva temporaneamente rallentato la loro marcia, creando un inevitabile ingorgo.
Proprio in quel momento, un’altra carovana di sostenitori, questa volta della Fiorentina, anch’essi in viaggio verso la Puglia per il match di Serie A tra Lecce e Fiorentina, ha approfittato della situazione. I violenti, con il volto coperto da cappucci e sciarpe viola, sono scesi dai veicoli e hanno assalito gli andriesi. L’attacco, durato diversi minuti, è stato portato avanti con una brutalità inaudita: mazze da baseball, catene, cinture e caschi sono stati usati come armi, mentre alcuni hanno anche lanciato fumogeni, provocando feriti tra i tifosi di Andria e danni significativi ai loro mezzi di trasporto.
Le indagini, coordinate dagli uomini della Questura di Bari, hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’agguato e risalire all’identità di due dei responsabili. Nei loro confronti è scattata la misura del Divieto di Accesso ai luoghi ove si svolgono Manifestazioni Sportive per un periodo di 5 anni. Si tratta di un provvedimento pesante, riservato agli episodi più gravi di violenza legata al mondo delle tifoserie.
Le verifiche degli investigatori però non si fermano qui. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare anche gli altri componenti del gruppo di aggressori che hanno preso parte all’assalto. La Procura di Bari e la Digos stanno proseguendo con l’analisi dei filmati e delle testimonianze raccolte sul posto, puntando a chiarire ogni responsabilità.
L’episodio ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza legata agli spostamenti dei tifosi durante i campionati, in particolare sulle tratte stradali più trafficate tra le province pugliesi. Da Bari a Andria, passando per Lecce e Brindisi, la preoccupazione resta alta anche in vista dei prossimi incontri calcistici. Le autorità continuano a rafforzare i controlli, per evitare che simili episodi possano mettere a rischio l'incolumità di cittadini e appassionati di sport.
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