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Allarme gioco d’azzardo a Ruvo di Puglia: persi 25 milioni di euro in un anno

L’Osservatorio comunale riunisce istituzioni e operatori per rafforzare la rete di prevenzione e sostegno alle famiglie: "Fenomeno in crescita, serve un’azione corale"

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RUVO DI PUGLIA - Il gioco d’azzardo continua a divorare risorse e a minare la serenità delle comunità locali, e Ruvo di Puglia non fa eccezione. Nel corso del 2024, secondo i dati ufficiali, i cittadini ruvesi hanno speso complessivamente 25 milioni di euro nelle agenzie e nei circuiti del gioco legale, una cifra che si traduce in oltre 1.000 euro pro capite, se rapportata all'intera popolazione della città.

Un dato impressionante, che ben si inserisce nel quadro nazionale, dove il totale della spesa degli italiani per il gioco ha toccato la vertiginosa soglia di 160 miliardi di euro. Ma dietro questi numeri si nasconde una realtà ben più drammatica: il gioco d’azzardo patologico non è solo una dipendenza personale, ma una piaga sociale capace di distruggere vite, disgregare famiglie e avvelenare il tessuto civile di un’intera comunità.

È in questa cornice che si inserisce il rinnovato impegno del Comune di Ruvo di Puglia, da tempo schierato in prima linea nella lotta contro il dilagare della dipendenza da gioco. Con l’obiettivo di rafforzare la rete locale di prevenzione, l’Osservatorio sul fenomeno del gioco d’azzardo patologico è tornato a riunirsi, coinvolgendo tutte le forze attive sul territorio.

Il tavolo di lavoro, promosso dalla Comunità Oasi 2 San Francesco, che gestisce il progetto di contrasto al gioco d’azzardo in ambito locale, ha visto la partecipazione di numerosi attori: dai rappresentanti delle scuole alle associazioni del terzo settore, passando per le forze dell’ordine, l’ASL Bari, il servizio di neuropsichiatria infantile, il SERD dedicato alle dipendenze, i medici di base e i peer educator, veri protagonisti delle attività di sensibilizzazione sul campo.

Durante l’incontro, è stato tracciato un bilancio delle azioni già messe in atto e sono state condivise nuove strategie operative. Il confronto tra i diversi soggetti coinvolti ha permesso di individuare punti di criticità ma anche di valorizzare le sinergie possibili per rendere l’intervento più coordinato e incisivo.

"La collaborazione tra tutte le realtà del territorio è indispensabile per affrontare un fenomeno tanto complesso e in continua evoluzione come quello del gioco d’azzardo patologico", ha dichiarato l’assessore al Benessere Nico Curci, ribadendo l’impegno dell’amministrazione comunale a consolidare la rete di sostegno attorno all’Osservatorio. "Il nostro obiettivo è offrire risposte concrete e tempestive alle famiglie coinvolte e costruire una comunità più consapevole e resiliente", ha aggiunto Curci, sottolineando l’importanza di un monitoraggio costante per intercettare per tempo le situazioni a rischio.

Nel corso della riunione, sono state affrontate numerose tematiche fondamentali. In primo luogo, l'urgenza di rafforzare le attività di prevenzione primaria, con un’attenzione particolare rivolta alle fasce più esposte della popolazione, come i giovani e le persone economicamente fragili. Centrale anche la necessità di adottare un approccio multidisciplinare, capace di integrare competenze sanitarie, sociali e legali per garantire una presa in carico completa dei casi di dipendenza.

È stato inoltre evidenziato il ruolo cruciale dei medici di medicina generale, autentiche sentinelle sul territorio, nella capacità di intercettare precocemente i segnali di dipendenza e indirizzare i pazienti verso percorsi di cura adeguati. Non meno rilevante è l’importanza di una comunicazione chiara ed efficace, indispensabile per sensibilizzare l’intera cittadinanza e promuovere una cultura della prevenzione.

Un ulteriore focus è stato posto sul rafforzamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, con una particolare attenzione alla tutela dei minori, spesso più esposti ai rischi del gioco compulsivo. "È essenziale – hanno concordato i partecipanti – proteggere le nuove generazioni da un pericolo subdolo e diffuso, che troppo spesso trova terreno fertile nella mancanza di consapevolezza e nei messaggi distorti che circolano sui social o nei contesti di vita quotidiana".

Il lavoro dell’Osservatorio proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori momenti di confronto e aggiornamento, nella consapevolezza che solo attraverso un impegno condiviso si potrà davvero arginare un fenomeno che ha assunto dimensioni preoccupanti. La sfida è quella di trasformare Ruvo di Puglia in un modello virtuoso di contrasto al gioco d’azzardo patologico, offrendo ai cittadini strumenti concreti per difendere se stessi e le proprie famiglie.

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