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Turismo sanitario, l'on. Picaro incalza Bruxelles: "Serve un sistema di certificazione per i Paesi terzi"

Soddisfazione dopo la risposta del Commissario Valeryi in aula: la Commissione UE riconosce la necessità di tutelare i cittadini europei da cure a basso costo ma senza garanzie

 Michele Picaro

Michele Picaro

BARI - A Bruxelles si alza l’attenzione sul fenomeno del turismo sanitario, un tema su cui l’eurodeputato Michele Picaro, rappresentante del gruppo ECR, ha deciso di porre un forte accento durante la plenaria del Parlamento Europeo. Dopo aver sollevato la questione con un’interrogazione orale rivolta alla Commissione, Picaro ha accolto con favore la risposta fornita dal Commissario Valeryi, che ha confermato la piena consapevolezza dell’Unione rispetto ai rischi legati ai viaggi verso Paesi extraeuropei per ricevere cure mediche, in particolare nel settore dell’odontoiatria.

"La Commissione Europea ha riconosciuto in modo netto la centralità di questo problema, sottolineando la necessità di proteggere i cittadini dell’Unione, che sempre più spesso si rivolgono a cliniche al di fuori dei confini comunitari attratti da costi più accessibili e tempi di attesa ridotti, ma finendo per rinunciare a importanti garanzie di qualità e sicurezza", ha dichiarato Picaro al termine della seduta.

Durante il confronto in aula, il Commissario Valeryi ha messo in evidenza come la tutela della salute dei pazienti resti la priorità assoluta dell’Unione Europea. Al di là dei vantaggi economici, vi è la consapevolezza di un rischio concreto per chi sceglie strutture sanitarie operanti fuori dagli standard europei. "Questo riconoscimento da parte della Commissione – ha evidenziato Picaro – rappresenta un primo passo importante. Il cammino verso un quadro normativo efficace sarà certamente complesso, ma continuerò a impegnarmi con determinazione per spingere l’Europa a dotarsi di strumenti concreti che permettano di informare adeguatamente i cittadini, prevenire i pericoli e regolamentare il settore dove necessario".

Tra le proposte più significative avanzate dall’eurodeputato, spicca l’idea di creare un sistema europeo di certificazione per quei Paesi terzi che offrono prestazioni sanitarie ai cittadini europei. "Stabilire criteri chiari, trasparenti e comparabili tra le diverse realtà extracomunitarie significherebbe offrire ai nostri cittadini la possibilità di scegliere liberamente ma in condizioni di piena sicurezza, sapendo che le strutture cui si rivolgono rispettano standard di qualità all’altezza di quelli europei", ha aggiunto Picaro.

Secondo l’eurodeputato del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, questa iniziativa non solo risponderebbe alla crescente domanda di cure accessibili ma contribuirebbe anche a responsabilizzare le strutture sanitarie esterne all’Unione, stimolandole a mantenere livelli qualitativi elevati per attrarre pazienti europei.

"La salute non può essere merce di scambio e non può sottostare esclusivamente a logiche di risparmio economico, specie quando in gioco ci sono la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini", ha concluso Picaro, ribadendo il suo impegno a mantenere alta l’attenzione delle istituzioni europee su un tema che tocca da vicino le scelte quotidiane di migliaia di persone.

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