Cerca

Cerca

Taranto

Sequestrati oltre mille avvitatori “finti italiani”: scatta il blocco al porto

Operazione congiunta tra l’Ufficio delle Dogane e la Guardia di Finanza. La merce, proveniente dalla Cina, riportava un marchio italiano senza indicare l’origine reale. Rischio di inganno per i consumatori

I controlli della Guardia di Finanza

I controlli della Guardia di Finanza

TARANTO - Un nuovo sequestro per tutela del Made in Italy è stato effettuato a Taranto, dove le autorità hanno bloccato l’ingresso sul mercato di una partita di utensili manuali provenienti dalla Cina, potenzialmente ingannevoli per i consumatori.

Nel corso di un’attività di verifica congiunta tra i funzionari dell’Ufficio delle Dogane e i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Taranto, sono stati sequestrati 1.080 avvitatori manuali con relativi accessori, rinvenuti presso la sede di un importatore locale.

Il provvedimento è scattato a seguito di una dettagliata ispezione amministrativa, nel corso della quale è emersa una grave anomalia nella presentazione della merce: le confezioni e gli imballaggi non riportavano alcuna indicazione sull’effettiva origine cinese del prodotto, pur presentando in evidenza un marchio italiano regolarmente registrato, riconducibile a un’impresa nazionale.

Un elemento che, secondo gli investigatori, configura una pratica commerciale scorretta, in grado di indurre in errore il consumatore sull’origine effettiva della merce, facendo credere che si tratti di utensili prodotti in Italia. Una violazione che ricade pienamente nelle previsioni della normativa a tutela della corretta informazione e dell’identità del Made in Italy.

L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo di controlli che, ogni giorno, coinvolge le Dogane e la Guardia di Finanza nel contrasto alle pratiche commerciali illecite legate all’importazione di merci. Un’azione resa ancora più efficace grazie all’impiego di sistemi avanzati di analisi del rischio e alla sinergia tra enti, rafforzata anche dal Protocollo d’Intesa sottoscritto a livello nazionale tra le due Istituzioni.

La tutela del marchio italiano – spiegano le autorità – non è solo una questione economica, ma un presidio essenziale per garantire la trasparenza verso i cittadini e proteggere le imprese che operano nella legalità.

Anche nel capoluogo ionico si intensificano quindi le attività contro l’inganno commerciale, con l’obiettivo di fermare ogni tentativo di sfruttare indebitamente l’immagine dell’eccellenza produttiva italiana a danno di chi, davvero, produce sul territorio nel rispetto delle regole.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori