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L'iniziativa

Bari chiama a raccolta gli studenti per difendere il mare: al Teatro Piccinni l’evento con Greenpeace e Fratelli della Costa

Oltre trecento giovani coinvolti in un incontro pubblico dedicato alla salvaguardia degli ecosistemi marini. Ricercatori, ambientalisti e istituzioni insieme per promuovere consapevolezza e azione

Incontro con Greenpeace a Palazzo di Città

Incontro con Greenpeace a Palazzo di Città

BARI - Si svolge questa mattina, martedì 1 aprile, nel cuore del centro cittadino di Bari, l’incontro pubblico “Il mare e la sua protezione”, promosso da Greenpeace Italia e dall’associazione Fratelli della Costa – Tavola di Bari, con il sostegno del Comune di Bari. Il Teatro Piccinni, uno dei luoghi simbolo della vita culturale cittadina, accoglierà circa trecento studenti degli istituti superiori baresi, protagonisti di una giornata interamente dedicata all’ambiente marino e alla sua tutela.

L’iniziativa punta a sensibilizzare le nuove generazioni sull’urgenza di proteggere la biodiversità marina, oggi messa in grave pericolo dall’inquinamento e dal cambiamento climatico. Il programma dell’evento, reso noto in una conferenza stampa nella giornata di ieri, è stato illustrato dall’assessore comunale alla Conoscenza Vito Lacoppola, dal presidente della Fratellanza Nicola Muciaccia e da Giuseppe Ungherese, portavoce di Greenpeace Italia.

Abbiamo voluto costruire un momento educativo di grande valore, coinvolgendo i ragazzi in una riflessione concreta sul destino del nostro pianeta”, ha dichiarato Lacoppola. “Il mare rappresenta oltre il settanta per cento della superficie terrestre, ma spesso dimentichiamo quanto sia fragile il suo equilibrio. Discuteremo con gli studenti di inquinamento, cambiamenti climatici e delle scelte che possiamo compiere per invertire la rotta”.

Dal buono stato di salute dei mari dipende anche il benessere dell’essere umano, ha ribadito Giuseppe Ungherese. “Un respiro su due è garantito dagli oceani. Tuttavia, l’Italia, pur avendo aderito all’obiettivo internazionale di proteggere almeno il trenta per cento dei mari entro il 2030, non ha ancora ratificato il Trattato globale sugli Oceani e, al momento, protegge meno dell’uno per cento delle proprie acque territoriali. Il Mediterraneo, e in particolare le coste pugliesi, sono habitat ricchissimi, ma sempre più vulnerabili. Servono azioni concrete e rapide”.

A portare la voce della tradizione marinara sarà l’associazione Fratelli della Costa, fondata nel Seicento e presente a Bari dal 1958. “La nostra comunità internazionale conta oggi oltre tremila membri, uniti dall’amore e dal rispetto per il mare”, ha spiegato Nicola Muciaccia. “Continuiamo a promuovere iniziative di divulgazione e sensibilizzazione, come quella che animerà la scena barese, per educare al rispetto del patrimonio marino”.

Il programma della giornata prevede numerosi interventi di rilievo, a partire dal saluto istituzionale del sindaco di Bari Vito Leccese, che interverrà insieme all’ammiraglio Vincenzo Leone e all’assessore Lacoppola. In collegamento video, porterà il proprio contributo anche Antonio Decaro, presidente della Commissione Ambiente dell’Unione Europea.

Tra i relatori spiccano Giovanni Chimienti, ricercatore dell’Università degli Studi di Bari, e Monica Montefalcone, docente dell’Università di Genova e referente scientifica del Progetto Mare Caldo, dedicato al monitoraggio dell’aumento delle temperature in undici aree marine protette italiane, comprese quelle pugliesi.

Saranno presenti anche rappresentanti delle aree marine protette di Torre Guaceto e delle Isole Tremiti, veri e propri laboratori naturali di biodiversità. L’incontro si concluderà con un confronto aperto con gli studenti, che avranno la possibilità di porre domande e proporre idee per la difesa del mare.

L’accesso all’evento è gratuito fino a esaurimento posti, con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini in un tema che riguarda da vicino il futuro del pianeta. Una giornata di dialogo, impegno e conoscenza, nel segno di un mare da salvare e custodire.

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