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Bari
01 Aprile 2025 - 06:33
Bari School organizzata da Motore Sanità
BARI - È partita ieri a Bari la tre giorni dedicata alla Sanità del Mezzogiorno, un appuntamento organizzato da Motore Sanità che riunisce esperti, rappresentanti delle istituzioni, stakeholder e associazioni di pazienti per analizzare lo stato dell’arte del Servizio Sanitario Nazionale, con particolare attenzione al ruolo delle Regioni del Sud nel processo di riforma in corso.
La sede dei lavori è la sala convegni dell’Hotel Excelsior, dove fino al 2 aprile si alternano sessioni tematiche, tavole rotonde e momenti di confronto sulle sfide e le opportunità che attendono il sistema sanitario italiano. Al centro dei dibattiti, le strategie per una sanità sostenibile, l’attuazione degli investimenti del Pnrr e l’introduzione di modelli clinici innovativi, in grado di migliorare i percorsi di cura e gli esiti clinici.
Ad aprire ufficialmente l’evento è stato il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, seguito dagli interventi del ministro per il Sud e il PNRR Tommaso Foti e del senatore Ignazio Zullo, componente della Commissione Affari Sociali di Palazzo Madama.
Proprio Foti ha fatto il punto sull’attuazione della Misura 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, destinata alla riforma della sanità territoriale. “Alcune Regioni del Sud presentano ritardi”, ha ammesso, “ma l’impegno è quello di rispettare le scadenze fissate per il 2026”. Il ministro ha ricordato una recente ricognizione condotta insieme ai presidenti di Regione, da cui è emerso un quadro eterogeneo: Puglia, Campania, Calabria, Molise e Sardegna hanno comunicato criticità, ma accompagnate dalla volontà di recuperare il tempo perduto.
Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, ha sottolineato come la Puglia si collochi tra le regioni meridionali più avanzate nell’organizzazione dei servizi sanitari. “Ha raggiunto gli standard minimi dei LEA e da oltre vent’anni ha avviato la riorganizzazione della rete ospedaliera”, ha detto. Tuttavia, ha aggiunto, “è indispensabile un cambio di mentalità: l’innovazione va garantita prima e solo poi valutata per la sostenibilità economica. Bisogna smettere di competere e iniziare a collaborare”.
Il senatore Zullo ha puntato l’attenzione sulla necessità di rafforzare la prevenzione, ricordando che la Puglia è ancora penalizzata dagli effetti del piano di rientro avviato nei primi anni Duemila. “Liste d’attesa, assistenza domiciliare, ricoveri e riabilitazione sono ancora carenti”, ha denunciato, “ed è fondamentale ricostruire una medicina territoriale integrata”.
L’evento ha messo in luce anche il ruolo chiave del PNRR nella digitalizzazione e nella creazione di nuove infrastrutture, come le case di comunità, gli ospedali di comunità, le centrali operative territoriali. Strutture che, secondo gli esperti, dovranno alleggerire il carico degli ospedali e favorire la presa in carico precoce del paziente sul territorio.
Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione degli Ordini degli Infermieri, ha parlato di “riscatto morale” da parte delle professioni sanitarie in Puglia, ma ha ribadito la necessità di un piano industriale per la sanità pubblica, capace di garantire risposte adeguate ai bisogni di cronici, disabili, anziani e bambini.
I manager delle Asl di Taranto e Brindisi, Vito Gregorio Colacicco e Maurizio De Nuccio, hanno indicato nella flessibilità organizzativa e nella formazione strategica due elementi essenziali per accompagnare il cambiamento. Entrambi hanno rimarcato che il PNRR ha previsto infrastrutture e tecnologie, ma non ha incluso il personale necessario per farle funzionare.
Nel corso della giornata si sono susseguiti numerosi interventi dedicati al ruolo dell’innovazione nel settore sanitario. Gennaro Broya De Lucia e Antonio Lauriola hanno acceso i riflettori sul contributo delle PMI del settore MedTech, tra sostenibilità e crescita tecnologica, mentre Enrico Rossi ha presentato il modello del “Virtual Hospital” come possibile evoluzione dell’assistenza.
La sessione pomeridiana ha trattato il tema della sicurezza in sanità, dalla prevenzione degli incidenti sul lavoro al controllo delle infezioni. Al centro del dibattito, la necessità di garantire equità e ridurre le disuguaglianze, nel solco dell’articolo 32 della Costituzione.
Oggi, primo aprile, il confronto proseguirà con una giornata ricca di approfondimenti, a partire dai saluti istituzionali del senatore Ignazio Zullo e della consigliera regionale Lucia Parchitelli. Tra gli ospiti, anche i rappresentanti delle principali associazioni di pazienti pugliesi e nazionali.
Tra i focus previsti, uno sarà dedicato all’uso dei sensori flash per il monitoraggio glicemico con gli interventi dei professori Francesco Giorgino e Luigi Laviola. A seguire, una tavola rotonda sul modello regionale di presa in carico del paziente cronico, e nel pomeriggio spazio alla prevenzione primaria e secondaria, alla riabilitazione, al reinserimento sociale e all’integrazione delle cure odontoiatriche per persone con disabilità.
L’evento è patrocinato da numerose realtà istituzionali e scientifiche, tra cui AReSS Puglia, ASL di Taranto, Diabete Italia Puglia, FNOPI, Ordine dei Farmacisti di Bari e BAT, Casa Sollievo della Sofferenza, e sostenuto da aziende leader del settore farmaceutico e biomedicale.
Un confronto a tutto campo, dunque, che vuole rilanciare la sfida della salute come bene comune, ponendo al centro la collaborazione tra istituzioni, professionisti e cittadini.
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