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Psi e Riformisti: ecco la nostra visione della città

«Taranto città mediterranea, praticare la discontinuità con un progetto concreto e coraggioso»

Il porto di Taranto

Il porto di Taranto

Mentre cominciano a prendere forma la griglia dei candidati (ormai è assente solo il centrodestra) anche i partiti e i movimenti che fino ad ora non si sono ufficialmente schierati presentano le loro proposte per la città. Ecco, in proposito il documento diffuso dal Partito Socialista Italiano e dai Riformisti:

"Per "amare Taranto con pragmatismo"  serve un progetto concreto  e coraggioso.

Viviamo in un'epoca di grave incertezza. Abbiamo pensato a una pace comoda e infinita. L’era che ci sta dinanzi sarà dominata dalle esigenze di sicurezza e dalle scelte strategiche. Sono i rivolgimenti dello scenario internazionale a imporre scelte ineludibili per difendere i valori su cui sono fondate le democrazie e per garantire una vita del mondo fondata sul rispetto dello stato di diritto, le libertà democratiche e i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.

Questa consapevolezza ci pone di fronte alle nuove opportunità in cui viene a trovarsi la nostra Città e il suo territorio, per i nuovi assetti geopolitici intervenuti e per il ruolo di Taranto, punta avanzata del Mezzogiorno d'Europa nel Mediterraneo: polo nel sistema del multilateralismo competitivo. Investire nella sicurezza significa anche posti di lavoro di qualità per l’industria dell'acciaio, l'energia e le innovazioni tecnologiche. Sarebbe assurdo non considerarle con interesse e pragmatismo.

Taranto ha l’opportunità di trasformarsi in un polo d’eccellenza nell’uso contemporaneo della tecnologia, lasciandosi alle spalle il concetto di futuro e affermandosi come protagonista nel presente dell’innovazione. Un percorso concreto per rendere l’IA un motore di sviluppo, crescita e competitività per la città.

Siamo davanti a un’occasione storica: possiamo costruire un ecosistema innovativo capace di attrarre talenti, imprese e investimenti.

Con visione e determinazione, si deve fare di Taranto un modello di riferimento nel panorama tecnologico internazionale.

IL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO E I RIFORMISTI DI TARANTO sanno pensare per sistemi e governare per progetti. La capacità progettuale è sempre stata il profilo distintivo che ha caratterizzato la cultura di governo dei riformatori  per le comunità e il territorio.

La diffusa precarietà lavorativa, le disuguaglianze economiche, la sicurezza sociale, attraverso cui si esercita la fondamentale tenuta democratica, con un’attenzione maggiore verso l’individuo, quale portatore di diritti primari: il lavoro, la casa, l'istruzione pubblica, l'assistenza sanitaria territoriale e il diritto alla salute e alle cure che devono assumere concreta priorità della nostra azione politico amministrativa.

Il nostro obiettivo è quello di garantire ai meno giovani un sistema sanitario territoriale funzionale e diffuso, alle nuove generazioni una città che li liberi dalla insicurezza e dalla precarietà, promuova la crescita e  il lavoro, l'aria sia pulita, la tecnologia sia funzionale al benessere comune  e la natura sia tutelata come parte integrante del sistema urbano

Il ruolo che il Mezzogiorno sta assumendo, nel grande processo di costruzione del nuovo continente Euro Mediterraneo, è sempre più punto centrale di accesso e di riferimento che lega la sponda sud del Mediterraneo ai destini economici, sociali e politici dell'Europa. Questa evoluzione del Mezzogiorno nel Mediterraneo, assegna a Taranto un ruolo non più periferico e marginale ma di grande piattaforma economica, logistica, industriale e di servizi del Mediterraneo. Una idea di sviluppo che si propone come piena utilizzazione delle risorse umane ed economiche di un’area territoriale e di una Comunità.

Per praticare la discontinuità, è necessario esprimere una visione della Città che sappia rivolgersi ad un elettorato deluso e lontano, in particolare le nuove generazioni, che percepiscono il voto come uno strumento inefficace per incidere sul proprio futuro. La discontinuità può e deve essere rappresentata dalla visione che riusciamo ad esprimere, dal linguaggio che traduce il pensiero, infondendo fiducia e speranza in un elettorato ormai disincantato e deluso.

La discontinuità non è inseguire formule ma rilanciare sui temi e sulle scelte che vanno assunte con chiarezza, evitando mediazioni opportunistiche per mettere insieme tutto e poi produrre niente quando invece per Taranto è decisivo un progetto concreto e coraggiosoTaranto è una finestra sul Mediterraneo, un porto da cui salpare con il coraggio e la determinazione dei socialisti e riformisti verso nuovi orizzonti e approdi sicuri".

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