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Verso la Settimana Santa
30 Marzo 2025 - 12:00
Settimana Santa tarantina (foto d'archivio)
Continuano le riunioni del tavolo per la sicurezza per concordare le opportune misure affinché i riti della Settimana Santa in città vecchia, in particolare la processione dei Misteri, possano svolgersi senza problemi per l’ordine pubblico. Gli esiti sono soddisfacenti sia per gli enti competenti sia per le confraternite. In ogni modo gli incontri proseguiranno nei prossimi giorni.
Intanto, ci sono importanti novità per i riti della Settimana santa, specificatamente al pellegrinaggio delle “poste” dell’arciconfraternita del Carmine che si svolge il Giovedì Santo. Ne ha riferito il priore cav. Antonello Papalia nel corso dell’assemblea ordinaria svoltasi in chiesa martedì 26 marzo.
Innanzitutto è stato ufficializzato che le coppie di confratelli dirette nella città vecchia si recheranno anche sulla “Vespucci”, definita la nave più bella del mondo, che nel corso della Settimana Santa ormeggerà alla banchina del castello aragonese. I “perdune” giungeranno sul grande veliero, insignito del titolo di nave giubilare, dopo aver completato il giro degli altari della reposizione del centro storico, quindi, dopo essere stati nella chiesa di San Giuseppe. Da lì le ‘poste’ si ‘nazzicheranno’ per via Garibaldi giungendo fino al varco tra i giardini della discesa Vasto e quelli del nuovo waterfront, finalmente libero dal cantiere per l’intervento di riqualificazione. Quindi si percorrerà tutta la banchina fino a salire sulla nave, nella cui cappella sarà allestito il “sepolcro”. Dopo l’adorazione si salirà per la maestosa scalinata del castello aragonese fino ad arrivare alla piazza d’armi. Prima d’imboccare il vialetto che dà su piazza Castello le coppie faranno una genuflessione davanti all’ingresso della cappella di San Leonardo, dove quest’anno non sarà allestito il caratteristico addobbo. Infine si proseguirà per il ponte girevole fino alla chiesa del Carmine, dove si completerà il pellegrinaggio.
Ci sono novità anche per il pellegrinaggio delle ‘poste di campagna’, come un tempo era definita la città nuova.
Dopo l’uscita dalla sagrestia di via Giovinazzi, i ”perdune” percorreranno via D’Aquino e, arrivati in piazza Immacolata, svolteranno per via Mignogna e via Viola (passando quindi davanti all’ex convento di Sant’Antonio, ora sede della Soprintendenza) fino a entrare nell’ospedale della Marina Militare, nella cui cappellina sarà allestito l’altare della reposizione. Dopo il momento di preghiera, si proseguirà per via Pupino, via Viola, via Mignogna e via Di Palma per intraprendere il consueto itinerario, recandosi perciò alla chiesa di San Francesco di Paola per la tradizionale adorazione al Santissimo Sacramento.
L’arciconfraternita del Carmine ha fissato in trentacinque le coppie che si recheranno in città vecchia, più quelle del “serrachiese”; per quelle di “campagna”, invece, si aspetterà l’esito dell’assemblea per l’assegnazione dei simboli, che si svolge la Domenica delle Palme.
Intanto si è in attesa dell’esecuzione dei provvedimenti richiesti al commissario prefettizio al Comune, dott. Giuliana Perrotta, dalle confraternite relativi alla disposizione del nuovo asfalto in via Garibaldi (la strada è ormai piena di buche), all’incremento dell’illuminazione in città vecchia, soprattutto lungo la postierla Vianuova quasi totalmente buia, al restringimento del cantiere di vico Vianuova e allo smantellamento della grande gru in piazza Duomo (che, a quanto pare, dovrebbe avvenire in questi giorni). Dovrà anche essere attentamente monitorata la situazione di vico Zippro, per l’accesso al santuario dei Santi Medici, anche questa piena di buche e interessata dalla presenza di grossi topi.
Infine l’arciconfraternita del Carmine ha annunciato per il 5 aprile nei proprio locali la presentazione del nuovo gonfalone.
Relativamente alla processione dell’Addolorata, durante il rientro della mattina del Venerdì Santo, il priore della confraternita dell’Addolorata, Giancarlo Roberti, d’intesa con il consiglio di amministrazione, ha approntato un piano in occasione del transito davanti alla strettoia su via Duomo a causa del cantiere di Palazzo Carducci, da dove transiteranno solo i confratelli e il venerato simulacro. I devoti, invece, saranno dirottati per un percorso alternativo fra i vicoli, evitando così di spostarsi corso Vittorio Emanuele, con relativi pericoli a causa dell’intenso traffico veicolare.
Questo l’itinerario previsto: su via Duomo bisognerà svoltare per vico Seminario I, percorrendo così vico Seminario II (nei pressi del Museo diocesano), la piazzetta antistante palazzo Amati, costeggiando la scuola Galilei e, attraverso vico Vigilante, raggiungere daccapo via Duomo per accodarsi nuovamente alla processione, in modo da assistere al rientro in San Domenico.
La presenza di stewart a cura della confraternita e apposita cartellonistica aiuteranno i devoti in questo percorso alternativo. Infine è possibile che la confraternita dell’Addolorata chieda alla nuova amministrazione comunale che si insedierà a palazzo di città di far accelerare i lavori sulla facciata del Carducci di via Duomo, così da rendere quest’ultima al più presto daccapo percorribile senza problemi.
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