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Sanità

Ticket e penali su visite mai disdette, Perrini attacca la Asl di Taranto

Il vicepresidente della Commissione regionale Sanità denuncia nuove richieste di pagamento per prestazioni prenotate oltre dieci anni fa. Chiesta un’audizione urgente per fare chiarezza sul caso

Ticket e penali su visite mai disdette, Perrini attacca la Asl di Taranto

Esami clinici - archivio

BARI - Vecchie sanzioni per visite mai effettuate continuano ad arrivare nelle case dei cittadini pugliesi, nonostante una legge regionale ne abbia da tempo sancito l’illegittimità. A sollevare il caso è il consigliere Renato Perrini, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale e vicepresidente della Commissione Sanità, che ha annunciato di aver depositato una richiesta di audizione urgente per chiarire l’operato della Asl di Taranto, accusata di continuare a pretendere penali per prestazioni sanitarie risalenti a oltre dieci anni fa.

“Pensavo che la questione fosse definitivamente archiviata, ma purtroppo devo constatare il contrario”, ha dichiarato Perrini, ricordando come nel 2021 fu approvata all’unanimità una legge regionale – la n. 26 del 6 agosto – che annullava le rivalse per prestazioni non disdette prima del 30 giugno 2016.

La norma, fortemente voluta proprio da Perrini, prevede che non possano essere richiesti né i ticket sanitari né le penali per mancata disdetta delle prestazioni mediche prenotate e poi non eseguite, nel caso in cui i cittadini risultassero esenti o in condizioni particolari non verificate dalle aziende sanitarie entro quella data.

“La legge è chiara, non è mai stata impugnata dal Governo e quindi è pienamente in vigore. Eppure – denuncia il consigliere – continuano ad arrivare cartelle e richieste di pagamento, soprattutto da parte della Asl di Taranto, su visite prenotate anche nel 2012”.

Perrini parla di vere e proprie vessazioni nei confronti di pazienti già costretti a fare i conti con una sanità pubblica che fatica a garantire servizi adeguati, e che ora pretende denaro per disguidi di oltre un decennio fa.

“Ho ricevuto numerose segnalazioni solo negli ultimi giorni, a dimostrazione che si tratta di un problema tutt’altro che isolato”, aggiunge il vicepresidente della Commissione Sanità, che ora chiede un confronto pubblico con i vertici regionali e con l’assessore Raffaele Piemontese.

Bisogna capire perché la legge non viene applicata. E soprattutto va tutelato il diritto dei cittadini a non subire ulteriori ingiustizie”, conclude Perrini.

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