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Il fatto

Finto carabiniere truffa un anziano, poi un lungo inseguimento per le vie di Taranto: arrestato 42enne

Recita un copione già noto per ingannare un 89enne e farsi consegnare soldi e anello nuziale. Indagini in corso sulla refurtiva mancante

Posto di blocco dei carabinieri a Tarnto

Posto di blocco dei carabinieri a Tarnto

TARANTO - Si era spacciato per un carabiniere per truffare un anziano e farsi consegnare denaro e gioielli, ma è finito in manette dopo un inseguimento per le vie di Taranto. È stato arrestato in flagranza di reato un 42enne originario di Casoria, nel Napoletano, già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi simili.

L’episodio si è verificato nel pomeriggio di lunedì 24 marzo, quando i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Taranto, durante un servizio in abiti civili, hanno notato un comportamento sospetto da parte del conducente di un’Opel Mokka grigia, parcheggiata in doppia fila e con il guidatore intenzionalmente coperto da un berretto scuro, probabilmente nel tentativo di evitare le telecamere di sorveglianza.

Dopo un rapido controllo sulla targa, il veicolo è risultato noleggiato e già segnalato in diversi episodi simili su scala nazionale, spesso legati a truffe ai danni di anziani messe in atto da persone dell’hinterland napoletano.

Nel frattempo, dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Taranto è giunta la conferma di una truffa appena consumata, messa a segno con il metodo del "finto carabiniere". L’autore del raggiro aveva chiamato un 89enne, fingendo un’emergenza legale legata a un presunto incidente provocato dal figlio della vittima, e si era poi presentato a casa dell’anziano, facendosi consegnare 300 euro in contanti e anche la fede nuziale.

Alla vista della pattuglia, l’uomo ha tentato di fuggire accelerando bruscamente, ma è stato bloccato dopo un inseguimento durato diversi chilometri. Durante le fasi concitate, avrebbe cercato di distruggere il proprio cellulare, verosimilmente per eliminare prove compromettenti.

Durante la perquisizione personale, i carabinieri hanno trovato nella tasca del giubbotto i 300 euro appena sottratti alla vittima. Della fede, invece, nessuna traccia: si ritiene che possa essere stata gettata dal finestrino durante la fuga.

L’arrestato è stato condotto nel carcere di Taranto.

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