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Bari

AC Boilers, si apre la via della reindustrializzazione: a Gioia del Colle si cerca un nuovo investitore

Dopo l’incontro al Mimit, Sofinter pronta a cedere lo stabilimento. Francesco Paolicelli: “Regione e istituzioni vigilino su ogni fase per salvare posti di lavoro e competenze”

Una delle manifestazioni sindacali per la vertenza Boilers davanti alla Presidenza della Regione a Bari

Una delle manifestazioni sindacali per la vertenza Boilers davanti alla Presidenza della Regione a Bari

BARI - Una nuova opportunità si affaccia sul futuro industriale di Gioia del Colle, dove lo stabilimento AC Boilers potrebbe presto tornare a essere un polo produttivo attivo, grazie all’avvio formale del percorso di reindustrializzazione annunciato nei giorni scorsi durante un vertice tenutosi a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

All’incontro hanno preso parte rappresentanti del MIMIT, dell’azienda Sofinter, delle Regioni Puglia e Lombardia, dei Comuni interessati e delle organizzazioni sindacali, in un confronto definito cruciale per le sorti di oltre 130 lavoratori attualmente fermi e in attesa di un futuro certo.

Sofinter ha manifestato la disponibilità a cedere l’impianto a condizioni vantaggiose, aprendo così la fase operativa di ricerca di un nuovo soggetto industriale disposto a subentrare. Un advisor è già stato incaricato di accompagnare il processo, che prevede l’apertura della dataroom e la raccolta di proposte concrete entro ottobre, quando dovranno pervenire manifestazioni di interesse vincolanti.

A commentare positivamente lo sviluppo è stato il consigliere regionale Francesco Paolicelli, presidente della Commissione Sviluppo Economico della Regione Puglia, che ha definito l’avvio del percorso “una notizia importante per il rilancio del sito e per la tenuta occupazionale di un territorio che non può permettersi di perdere un presidio strategico”.

“Dobbiamo seguire con attenzione ogni passaggio”, ha dichiarato Paolicelli, “per garantire che le professionalità oggi ferme non vengano disperse e che a Gioia del Colle resti una vera attività produttiva”.

Il consigliere ha anche sottolineato la necessità di coinvolgere costantemente il territorio, i sindacati e le istituzioni locali, chiedendo alla Regione di mantenere un presidio attivo e costante su ogni fase della transizione.

Il prossimo aggiornamento del tavolo tecnico è previsto per il 6 maggio, quando si farà il punto sulle eventuali manifestazioni di interesse già pervenute e sull’andamento delle interlocuzioni in corso.

Nel frattempo, per i lavoratori e per la comunità locale, resta l’attesa di risposte concrete, in un contesto in cui la reindustrializzazione rappresenta l’unica via possibile per salvaguardare occupazione e competenze.

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