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Brindisi
26 Marzo 2025 - 14:58
A Torre Guaceto uno dei primi nidi di fratino d'Italia
TORRE GUACETO – È stato scoperto nelle scorse ore il primo nido di fratino del 2025 lungo le dune sabbiose della riserva naturale di Torre Guaceto, simbolo di biodiversità del litorale pugliese. Si tratta di un evento di rilievo, non solo perché la specie è a rischio di estinzione, ma anche per la precocità della deposizione, avvenuta con due settimane di anticipo rispetto agli anni passati.
A fare la scoperta è stata Angela Argentieri, volontaria storica del gruppo “Io sono Torre Guaceto”, impegnata da anni a fianco del Consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta nel monitoraggio delle nidificazioni. La stessa Argentieri aveva già segnalato, un mese fa, la presenza di una coppia in esplorazione in un’altra zona della riserva, quella destinata a entrare nel nuovo perimetro protetto non appena il Ministero dell’Ambiente approverà l’ampliamento dell’AMP, dove lo scorso anno ha nidificato anche una tartaruga marina.
Secondo gli esperti, la coppia di fratini che ha deposto le uova è probabilmente la stessa che aveva scelto lo stesso punto due anni fa, segnale della qualità ecologica dell’area e dell’efficacia delle misure di tutela adottate. A sottolinearlo è Rocky Malatesta, presidente del Consorzio, che ha dichiarato: “I volontari rappresentano un supporto fondamentale per il nostro lavoro quotidiano. I pochi divieti presenti in riserva non sono ostacoli, ma strumenti per proteggere habitat fragili. Tutti dobbiamo sentirci custodi di questa bellezza”.
Il nido è stato individuato proprio mentre l’area risentiva dell’ondata di caldo anomalo, che ha anticipato le fioriture e favorito la riproduzione precoce. Se le condizioni lo permetteranno e i pulcini riusciranno a schiudersi, è possibile che la coppia tenti una seconda nidificazione nella stessa stagione, un evento raro e impegnativo per questi piccoli trampolieri, che in genere si riproducono una sola volta all’anno.
Ma la riuscita del ciclo riproduttivo dipende ora dal comportamento dei visitatori della riserva. Basterebbe infatti la sola presenza di un cane per spaventare i genitori, indurli ad abbandonare il nido e compromettere definitivamente la schiusa. Per questo il Consorzio torna a chiedere il rispetto assoluto del divieto di accesso agli animali domestici, in particolare durante il periodo riproduttivo.
Le squadre di volontari, insieme al personale del Parco, continuano a monitorare costantemente la spiaggia, mentre la pulizia dei litorali viene effettuata esclusivamente a mano, proprio per evitare danni accidentali ai nidi. L’obiettivo è garantire la sopravvivenza di una delle specie più minacciate del Mediterraneo, la cui presenza rappresenta un indicatore biologico fondamentale per lo stato di salute dell’ecosistema costiero.
Torre Guaceto è uno scrigno di biodiversità fragile, che richiede cura, attenzione e rispetto. Per dare un futuro al fratino, ogni gesto conta: evitare rumori, non abbandonare rifiuti e soprattutto non introdurre animali sono comportamenti minimi ma decisivi per proteggere questa rara e preziosa presenza.
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