Notizie
Cerca
Taranto
26 Marzo 2025 - 15:02
Il porto di Taranto
Alla fine del 2024 era arrivata la proroga dell’IMA, l'Indennità di Mancato Avviamento; oggi arriva un altro importante capitolo nella storia degli oltre 300 lavoratori ex TCT che da dieci anni attendono di tornare protagonisti del mercato del lavoro. La Regione Puglia, infatti, ha condiviso il “Protocollo di intesa tra Regione Puglia e Autorità di Sistema Portuale del Mar Jonio” per la definizione di un quadro di interventi per il rilancio e la salvaguardia dell’occupazione dell’area portuale di Taranto con il comitato SEPAC, ARPAL, Autorità di Gestione Regione Puglia, Autorità di Sistema Portuale di Taranto, dipartimento formazione di Regione Puglia e Cgil, Cisl e Uil
«Si tratta di un vero e proprio intervento di riqualificazione professionale, per un investimento che si aggira attorno ai 15 milioni di euro» dice Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL di Taranto che insieme al segretario della FILT CGIL jonica, Francesco Zotti, e Michele De Ponzio componente di segreteria con delega al porto, partecipa questa mattina alla riunione del Comitato di Pilotaggio, convocata nella sede del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia.
«E’ un processo che auspicavamo da tempo – sottolineano D’Arcangelo, Zotti e De Ponzio -considerato che l’approvazione del percorso e della presa in carico di ARPAL (Agenzia Regionale Politiche Attive del Lavoro), oggi fornisce non solo a questi lavoratori, ma anche allo stesso porto di Taranto, uno scenario di prospettiva capace di essere appetibile anche per nuovi investimenti di rilancio delle attività portuali. Ed è questo un intervento di politiche attive del lavoro che sarà di grande impatto per la riqualificazione dei lavoratori. Un percorso in cui tutte le parti, a partire dal Comitato Sepac e tutte le strutture della Regione Puglia in tutte le sue articolazioni, hanno messo in campo impegno, dedizione e attenzione ad un territorio che ha bisogno di emergere dalle proprie difficoltà».
L’ARPAL Puglia, infatti, coordinerà i percorsi di formazione, progettati per garantire l’aggiornamento delle competenze e il reinserimento nel mercato del lavoro. I corsi, della durata variabile tra 300 e 630 ore, includeranno stage aziendali e culmineranno con il rilascio di certificazioni valide a livello europeo. La finalità è fornire strumenti concreti per affrontare nuove sfide professionali e garantire un futuro lavorativo stabile.
«Il prossimo step potrebbe essere, e lo auspichiamo – commentano ancora i rappresentanti della CGIL – il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per la designazione del molo polisettoriale del Porto di Taranto come punto di snodo per l’hub che si dovrebbe occupare dell’eolico off shore».
«Le politiche attive del lavoro devono garantire ai lavoratori non solo formazione, ma reali prospettive di occupazione, rispettando le competenze maturate nel tempo» dichiarano congiuntamente Andrea Toma, segretario regionale UIL Puglia con delega all’Industria, e Carmelo Sasso, segretario generale UIL Trasporti Taranto. «Per questo abbiamo chiesto un monitoraggio costante dell’impianto formativo prima dell’uscita del bando, per assicurare che il percorso sia efficace e mirato alla ricollocazione».
L'investimento si inserisce in un più ampio piano di rilancio del porto di Taranto, che guarda con interesse alle prospettive legate all'eolico offshore e agli sviluppi logistici della zona. «Siamo convinti – proseguono Toma e Sasso – che le nuove iniziative governative nel settore dell'energia e delle infrastrutture creeranno opportunità di lavoro importanti per questi lavoratori, che potranno finalmente tornare a essere una risorsa qualificata per il nostro territorio».
Il cammino verso la piena ricollocazione non è ancora concluso, ma il Protocollo d'Intesa rappresenta una tappa fondamentale in un percorso di politiche attive del lavoro mai sperimentato prima su scala nazionale. «L'obiettivo – concludono i segretari della UIL – è che entro la scadenza della Taranto Port Workers Agency, fissata al 31 dicembre 2026, la totalità dei lavoratori ex TCT trovi una sistemazione stabile, chiudendo definitivamente una lunga fase di precarietà».
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA