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Elezioni regionali

La Puglia dice sì alla doppia preferenza di genere e alle quote nelle liste

Approvata all’unanimità in Commissione Riforme la modifica alla legge regionale del 2005: almeno il 40 per cento di candidati donne o uomini e nuove regole per le preferenze

La sede del Consiglio regionale pugliese

La sede del Consiglio regionale pugliese

BARI – Cambiano le regole per le elezioni regionali in Puglia. La Commissione Riforme istituzionali, presieduta da Joseph Splendido, ha approvato all’unanimità la proposta di modifica alla legge elettorale regionale n. 2/2005, accogliendo in maniera definitiva il principio della doppia preferenza di genere e introducendo un nuovo vincolo di composizione paritaria nelle liste.

Il provvedimento, di cui è prima firmataria la consigliera Lucia Parchitelli, è stato sostenuto anche dai consiglieri Paolo Campo, Debora Ciliento, Grazia Di Bari, Rosa Barone, Anita Maurodinoia, Tonia Spina e Loredana Capone.

L’intervento legislativo recepisce in modo strutturale, all’interno dell’articolo 7 della legge regionale, quanto già previsto nel 2020 dal decreto legge n. 86, convertito nella legge n. 98/2020, che introduceva disposizioni urgenti per garantire la parità di genere nelle consultazioni elettorali delle regioni a statuto ordinario.

La novità più rilevante riguarda l’obbligo, per ogni lista, di non superare il 60 per cento di candidati dello stesso sesso, pena l’inammissibilità. Si stabilisce così un equilibrio minimo del 40 per cento per l’altro genere, con una soglia da calcolare anche sulle frazioni più vicine all’unità.

Sul piano delle preferenze, la scheda elettorale permetterà due preferenze, ma solo se espresse per candidati di sesso diverso. In caso contrario, la seconda preferenza verrà annullata. L’impostazione grafica prevede due righe tratteggiate accanto al contrassegno di lista, dove l’elettore potrà indicare i nomi dei candidati consiglieri.

Nel dettaglio, le modifiche stabiliscono anche le modalità di attribuzione del voto, in caso di discordanza tra lista e preferenze, e le condizioni in cui il voto resta valido anche se non è stato indicato un contrassegno ma solo il nome di uno o più candidati.

“Con questo intervento – ha spiegato la consigliera Parchitelli – consolidiamo un principio fondamentale: la piena e concreta partecipazione delle donne alla vita politica regionale. È una battaglia di civiltà e giustizia, non un atto simbolico”.

Il modello della nuova scheda elettorale sarà definito con apposito decreto del Presidente della Giunta regionale, in coerenza con quanto previsto dalla riforma approvata. L’obiettivo è arrivare alle prossime elezioni con un impianto normativo più equo e rappresentativo, capace di garantire pari accesso e visibilità a uomini e donne nella competizione elettorale.

Con questa modifica, la Puglia si adegua definitivamente alle normative nazionali sulla parità di genere, rafforzando al contempo i principi di democrazia sostanziale che trovano applicazione concreta anche nelle regole elettorali.

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