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Brindisi

Indotto Eni Versalis, i sindacati chiedono un incontro urgente: “Siamo esclusi dal protocollo nazionale”

I sindacati sollecitano la Prefettura di Brindisi per l’apertura di un tavolo istituzionale con il Ministro Urso. Annunciate quattro ore di sciopero e la possibilità di una manifestazione a Roma

Indotto Eni Versalis, i sindacati chiedono un incontro urgente: “Siamo esclusi dal protocollo nazionale”

L'incontro a Roma sulla vertenza Versalis di Brindisi - archivio

BRINDISI – Dopo l’assemblea straordinaria svoltasi il 25 marzo presso l’area parcheggi del polo petrolchimico, i sindacati dell’indotto Eni Versalis alzano la voce e chiedono un intervento immediato delle istituzioni locali e nazionali. I rappresentanti di Failm, Cobas, Cgil, Confial e Fismic hanno inviato una formale richiesta di incontro al Prefetto di Brindisi, al Presidente della Provincia Antonio Matarrelli e al Sindaco Giuseppe Marchionna, per sollecitare l’apertura di un tavolo di confronto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Nel documento congiunto, i sindacati contestano il protocollo ministeriale del 10 marzo, giudicato inadeguato e parziale. Secondo quanto emerso nel corso dell’assemblea, l’intesa siglata tra MIMIT, ENI Versalis, le sigle confederali dei chimici e la Regione Lombardia ignora completamente il ruolo e i diritti dei lavoratori dell’indotto, escludendo le RSU regolarmente elette nelle aziende del comparto e le organizzazioni sindacali territoriali che ne rappresentano le istanze.

“Non possiamo accettare un accordo che non tiene conto della realtà produttiva e occupazionale di Brindisi” – denunciano i sindacati – “i numeri e le aziende coinvolte nell’indotto non sono stati neanche resi pubblici. È una trattativa che ci esclude, senza legittimità”.

Tra le richieste urgenti avanzate, spicca la necessità di garanzie economiche per i lavoratori in caso di calo produttivo, come quello determinato dalla fermata dell’impianto di cracking, attualmente in fase di conservazione. I sindacati propongono l’istituzione di un tavolo permanente di monitoraggio, con il coinvolgimento diretto delle rappresentanze sindacali del territorio, affinché ogni decisione venga assunta in maniera trasparente e partecipata.

Nel testo inviato alle autorità, le sigle firmatarie chiedono che la Prefettura si faccia promotrice di un incontro urgente con il Ministro Urso presso la sede del governo territoriale. In assenza di risposte, le organizzazioni hanno già annunciato la possibilità di una manifestazione di protesta a Roma, davanti alla sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

A testimonianza della tensione crescente tra i lavoratori, è stato proclamato uno sciopero di 4 ore per lunedì 31 marzo, come segnale forte e concreto del malessere diffuso tra gli operai dell’indotto, sempre più preoccupati per l’assenza di tutele e per il futuro occupazionale dell’intero comparto.

Le sigle sindacali concludono la nota auspicando un intervento rapido e autorevole da parte delle istituzioni, sottolineando l’urgenza di una risposta concreta e condivisa che riconosca il valore del lavoro svolto da centinaia di addetti esterni, oggi esclusi da ogni forma di interlocuzione ufficiale.

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