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Neuropsichiatria infantile a Ruvo, Tammacco sbotta in Commissione: “Assurdo attendere mesi per tre lettini”

Protesta del presidente della Commissione Bilancio regionale per le carenze strutturali del centro di Ruvo. L’Asl promette nuovi spazi entro due settimane. Famiglie e associazioni chiedono interventi urgenti

Saverio Tammacco

Saverio Tammacco

BARI – È esplosa la protesta durante l’ultima seduta della Commissione Bilancio del Consiglio regionale della Puglia, dove il presidente Saverio Tammacco ha denunciato con veemenza la gravissima situazione in cui versa il centro di neuropsichiatria infantile di Ruvo di Puglia, sottolineando la totale inadeguatezza degli spazi e la mancanza di arredi minimi necessari per accogliere i piccoli pazienti.

“È impensabile dover chiedere un finanziamento al Dipartimento Salute per acquistare tre lettini, due lavagne e qualche mobiletto”, ha tuonato Tammacco nel corso dei lavori. “Se questo è il problema, sono pronto ad acquistarli io stesso. Non possiamo perdere tre mesi per un iter burocratico tanto ridicolo quanto dannoso”.

Le parole del presidente hanno acceso i riflettori su una vicenda che si trascina da troppo tempo, a scapito di bambini e famiglie che attendono da mesi l’avvio regolare delle attività terapeutiche. Il grido d’allarme è stato raccolto anche da Raffaella Caifasso, presidente dell’associazione Contesto, e da Santi Zizzo, presidente dell’associazione Genitori Insieme, che hanno evidenziato le gravi ricadute che l’assenza di spazi adeguati sta causando nella presa in carico dei pazienti.

“Le famiglie vivono un disagio inaccettabile, i bambini non possono aspettare”, è stato il monito lanciato dai rappresentanti delle due realtà associative, che da tempo si battono per un’assistenza neuropsichiatrica efficace e dignitosa sul territorio.

Durante la seduta, Tammacco ha anche riferito che, a seguito della discussione in Commissione, l’Asl si è impegnata formalmente a consegnare entro quindici giorni i nuovi locali destinati a potenziare l’offerta assistenziale. Un impegno che, secondo lo stesso presidente, dovrà necessariamente tradursi in azioni concrete e rapide, per evitare ulteriori ritardi inaccettabili.

“Spero che il mio intervento, per quanto acceso, abbia finalmente smosso qualcosa”, ha dichiarato Tammacco, “è inaccettabile che ci voglia così tanto tempo per mettere in funzione un servizio essenziale. I bambini hanno diritto a strutture accoglienti e a cure tempestive”.

La situazione del presidio territoriale assistenziale di Ruvo di Puglia è da tempo al centro delle preoccupazioni delle famiglie del territorio, che denunciano lunghe attese, difficoltà di accesso ai trattamenti e carenze strutturali che compromettono il percorso terapeutico dei minori.

Ora si attende la verifica degli impegni assunti. Le famiglie, gli operatori e le associazioni chiedono con forza che l’attenzione mostrata oggi non si traduca nell’ennesimo rinvio, ma in un intervento concreto e immediato. Perché, come ha ricordato Caifasso, “la burocrazia non può continuare a rallentare la cura dei bambini”.

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