Cerca

Cerca

Bat

Francesco Giannella, simbolo della legalità: Bisceglie pronta a conferirgli la cittadinanza onoraria

La Giunta comunale rende omaggio al magistrato antimafia per una vita al servizio dello Stato. Il riconoscimento approda ora in Consiglio Comunale per il via libera definitivo

Francesco Giannella

Francesco Giannella

BISCEGLIE – La città di Bisceglie si prepara a rendere omaggio a una delle figure più autorevoli della magistratura italiana. La Giunta Comunale ha dato parere favorevole alla proposta di conferire la cittadinanza onoraria al dottor Francesco Giannella, magistrato di lungo corso e punto di riferimento nazionale nella lotta alla criminalità organizzata.

La decisione, fortemente voluta dall’amministrazione guidata dal sindaco Angelantonio Angarano, nasce dal desiderio di riconoscere il profondo impegno istituzionale di Giannella, la sua dedizione alla giustizia e il contributo dato al rafforzamento dei valori di legalità e convivenza civile. La proposta approderà ora in Consiglio Comunale, chiamato a sancire ufficialmente il conferimento.

“Il conferimento della cittadinanza onoraria al dottor Giannella è un gesto di riconoscenza collettiva”, ha dichiarato il sindaco Angarano. “La sua vita professionale è stata una costante testimonianza di coraggio, rigore e senso dello Stato. In un momento storico in cui è fondamentale rilanciare il valore dell’etica pubblica, il suo esempio rappresenta un faro per le nuove generazioni”.

Nato a Bari nel 1958, Francesco Giannella ha svolto il ruolo di pubblico ministero nelle procure di Bari, Trani e Foggia, affrontando alcune delle inchieste più complesse della storia giudiziaria pugliese. Alla Procura di Bari ha coordinato l’indagine sull’incendio del Teatro Petruzzelli del 1991, una vicenda emblematica che si è chiusa con la condanna definitiva dei responsabili.

Entrato nella Direzione Distrettuale Antimafia, ha rappresentato l’accusa in numerosi processi contro i clan del territorio, fra cui l’organizzazione Anemolo-Capriati e il clan Annacondia, protagonista del processo Dolmen, una maxi-operazione che ha visto oltre 180 imputati, 31 ergastoli e più di mille anni di reclusione complessivi. A lui si deve anche l’azione repressiva contro le mafie del Gargano, con il primo storico procedimento penale denominato Iscaro-Saburo.

Parallelamente, ha dato impulso all’attività investigativa contro i traffici internazionali di droga, in particolare sulla rotta Albania-Italia, contribuendo a smantellare reti criminali transfrontaliere.

Dal 2009 al 2017 ha operato come procuratore aggiunto a Trani, dove per un anno ha ricoperto anche il ruolo di procuratore capo reggente. In quegli anni ha diretto indagini delicate come quella sul fallimento della Casa Divina Provvidenza e sull’incidente ferroviario del 12 luglio 2016, che costò la vita a 23 persone.

Dal 2017 è tornato a Bari come procuratore aggiunto e coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia, con competenza sulle province di Bari, BAT e Foggia. Qui continua a guidare le indagini su criminalità organizzata e terrorismo, confermandosi figura centrale del contrasto alle mafie in Puglia.

Con questo gesto simbolico ma denso di significato, l’Amministrazione comunale intende celebrare una carriera costruita nel segno del dovere, della trasparenza e del servizio allo Stato. Un atto ancora più emblematico perché arriva nell’anno in cui Bisceglie ricorda Sergio Cosmai, il direttore del carcere di Cosenza ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1985, a quarant’anni dalla sua scomparsa.

Il nome di Francesco Giannella, dunque, si lega idealmente a quello di Cosmai, nella testimonianza di un impegno civile che attraversa il tempo, nella difesa instancabile di quei valori che rappresentano le fondamenta di una comunità democratica.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori