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Stati Generali dell’Infanzia: una rete educativa per il futuro dei più piccoli

Avviato il percorso verso il primo Documento programmatico dell’infanzia Zerosei: sei tavoli tematici, un’alleanza tra istituzioni, scuole e famiglie per tutelare i diritti dei bambini e rafforzare i servizi educativi

Gli stati generali dell'infanzia a Bari

Gli stati generali dell'infanzia a Bari

BARI – Un grande cantiere di idee, confronto e partecipazione per ripensare e rilanciare il sistema educativo della prima infanzia. È questo il cuore degli Stati Generali dell’Infanzia Zerosei, il percorso promosso dall’assessorato alla Conoscenza del Comune di Bari e presentato ufficialmente questa mattina nella sala giunta di Palazzo di Città, alla presenza di istituzioni, tecnici, rappresentanti del mondo scolastico e della società civile.

L’iniziativa mira a costruire, attraverso un’ampia partecipazione, un Documento programmatico dell’infanzia, che rappresenterà il quadro di riferimento per l’organizzazione e il potenziamento del sistema integrato dei servizi educativi destinati alla fascia 0-6 anni, come previsto dal decreto legislativo 65 del 2017.

A illustrare i contenuti dell’ambizioso progetto sono stati Vito Lacoppola, assessore alla Conoscenza, Maria Cristina Di Pierro, dirigente delle Politiche educative, e i membri del Coordinamento tecnico-scientifico, che guideranno il percorso progettuale. Presenti anche il sindaco Vito Leccese e la presidente della Commissione consiliare Culture ed Educazione Francesca Bottalico, che hanno portato il loro saluto istituzionale.

"Questo percorso nasce per rispondere in modo concreto ai bisogni delle famiglie baresi e per valorizzare ogni risorsa educativa presente sul territorio", ha spiegato l’assessore Lacoppola. "Abbiamo già avviato un Piano straordinario per l’infanzia, con fondi del PNRR, che ci consentirà di costruire dieci nuovi asili nido, rispondendo alle necessità di circa settecento famiglie in attesa. Ma accanto alle strutture, servono visione e partecipazione. Ecco perché vogliamo redigere, con il contributo di tutti, un documento strategico che dia coerenza e continuità al sistema educativo da zero a sei anni, tutelando i diritti dei più piccoli e sostenendo la genitorialità".

L’urgenza del tema è confermata anche dai dati demografici: in Puglia si prevede, entro il prossimo anno, un calo di circa ottomila iscrizioni scolastiche. Un segnale che impone una riflessione profonda su natalità, politiche familiari e sostegno all’educazione.

"Attorno al tavolo oggi si sono riunite alcune delle migliori competenze del sistema educativo barese", ha proseguito Lacoppola, "che, a titolo volontario, guideranno il processo partecipativo e la redazione del Documento programmatico".

Il lavoro sarà articolato in sei tavoli tematici, come ha spiegato la dirigente Di Pierro, ciascuno dedicato a un ambito strategico: dall’integrazione tra servizi educativi e sanitari, ai diritti dell’infanzia, dal benessere psicofisico dei minori alla valorizzazione delle fragilità. "Oggi pubblichiamo l’avviso pubblico per raccogliere le adesioni a questi tavoli", ha precisato, "aprendo la partecipazione a tutte le realtà formali e informali che operano nel settore educativo nella città di Bari".

Ogni tavolo si riunirà in quattro sessioni tra maggio e giugno, per elaborare proposte, analizzare criticità e tracciare soluzioni condivise. Gli output confluiranno nel Documento programmatico, che sarà presentato in una plenaria pubblica a ottobre 2025.

"La nostra sfida è costruire una città che metta davvero i bambini al centro", ha dichiarato la professoressa Linda Cassibba dell’Università degli Studi di Bari, parte del Coordinamento tecnico-scientifico. "Partiremo dalla mappatura di ciò che già esiste, per poi raccogliere bisogni e trasformarli in azioni. Definiremo anche indicatori condivisi per valutare l’efficacia delle misure adottate".

Un modello, quello della programmazione partecipata, che secondo Francesca Bottalico ha già dimostrato la sua validità in altre esperienze: "Quando le politiche nascono dal confronto con chi vive quotidianamente i servizi, si riescono a costruire risposte più efficaci. Ecco perché come Commissione ci impegniamo a seguire da vicino il lavoro dei tavoli e a sostenere ogni azione volta alla tutela dei diritti dell’infanzia".

Il percorso degli Stati Generali

Il progetto si propone di unificare e qualificare l’intera rete dei servizi per l’infanzia, dagli asili nido alle scuole dell’infanzia, passando per i presidi educativi, sociali e sanitari, in un sistema organico e inclusivo. L’obiettivo è favorire la continuità educativa, sostenere le famiglie nella conciliazione vita-lavoro, contrastare la denatalità e promuovere un modello cittadino di comunità educante.

I sei tavoli tematici previsti sono:

  • Il sistema integrato Zerosei: crescita, nascita e sostegno alle famiglie

  • I diritti dell’infanzia tra politiche locali e nazionali

  • Benessere psico-fisico: ecologia delle relazioni educative

  • Il sistema paritario: un’alleanza da rafforzare

  • Fragilità e inclusione nei servizi educativi

  • Accesso ai servizi: orientamento e mappa dell’offerta

Per partecipare ai tavoli è necessario iscriversi entro il 14 aprile 2025, compilando il form disponibile a breve sul portale del Comune di Bari.

Sono invitati a prendere parte al percorso tutti gli attori del sistema integrato Zerosei, dai rappresentanti delle istituzioni scolastiche e sanitarie ai referenti di enti, associazioni, cooperative, sindacati, università, professionisti e famiglie. Ogni realtà potrà iscriversi a più tavoli.

Al termine dei lavori, oltre al Documento programmatico, sarà costituita la Rete cittadina Zerosei, uno strumento permanente a supporto della programmazione educativa e del raccordo tra servizi. Un passo importante, ha sottolineato Lacoppola, "per costruire un sistema d’infanzia solido, equo, innovativo e al servizio di ogni bambino e bambina della nostra città".

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