Cerca

Cerca

Bari

Senza acqua potabile al "Marconi-Hack": esplode la protesta degli studenti

Allarme nell’istituto barese: l'acqua è risultata non potabile. Azione Studentesca denuncia la mancata segnalazione nei bagni e attacca la Città Metropolitana: “Inaccettabile disinteresse”

I rappresentanti di Azione studentesca Bari

I rappresentanti di Azione studentesca Bari

BARI - Una situazione che va avanti da settimane e che, secondo le associazioni studentesche, mette a rischio la salute di migliaia di alunni. L’Istituto Marconi-Hack di Bari è finito al centro di una polemica accesa, dopo che controlli avrebbero certificato la non potabilità dell’acqua erogata all’interno della scuola, senza che sia seguito - sempre secondo quanto denunciato dagli studenti - un intervento risolutivo da parte delle autorità competenti.

A denunciare pubblicamente il caso è stato Giuseppe Palmisano, presidente di Azione Studentesca Bari, che ha parlato di una gravissima mancanza di attenzione verso gli studenti. Secondo quanto segnalato, non è stata nemmeno ripristinata la segnaletica nei servizi igienici, che dovrebbe avvisare gli studenti del rischio sanitario.

“Non si può continuare a far finta di nulla mentre gli studenti utilizzano acqua non potabile”, ha dichiarato Palmisano. L’appello è rivolto direttamente al Dirigente Scolastico, affinché venga immediatamente garantita la sicurezza sanitaria, almeno attraverso un’informazione adeguata. Ma nel mirino c’è anche la Città Metropolitana di Bari, a cui competono gli interventi strutturali negli istituti superiori.

Secondo Azione Studentesca, la vicenda sarebbe l’ennesima prova di una gestione inefficiente da parte dell’attuale amministrazione metropolitana. Il riferimento è al Sindaco Vito Leccese, accusato di aver lasciato vacante per sei mesi il settore dell’edilizia scolastica, rinviando la distribuzione delle deleghe e paralizzando di fatto ogni possibile azione risolutiva.

Il caso del Marconi-Hack, spiegano gli attivisti, non è un’eccezione, ma si inserisce in un quadro più ampio di criticità diffuse nelle scuole della provincia, che saranno oggetto di una campagna di monitoraggio e denuncia pubblica.

“Non ci fermeremo finché le istituzioni non ascolteranno la voce degli studenti”, ha concluso Palmisano, promettendo un’azione costante di vigilanza da parte del movimento.

Nel frattempo, la preoccupazione tra genitori e alunni cresce, mentre si attende un intervento concreto da parte della Città Metropolitana, affinché la questione venga risolta prima che possa trasformarsi in una vera emergenza sanitaria.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Video del giorno

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori