Notizie
Cerca
Brindisi
24 Marzo 2025 - 07:20
Una volante della Polizia
BRINDISI - A distanza di 16 mesi dal clamoroso colpo alla filiale Intesa Sanpaolo di Casale Monferrato, le indagini sembrano aver finalmente individuato i presunti responsabili del furto da 15 milioni di euro tra denaro contante, gioielli e orologi di lusso. La Procura di Vercelli ha notificato undici avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta che punta a ricostruire la dinamica e i protagonisti del raid notturno avvenuto tra il 18 e il 19 novembre del 2023.
Nel mirino degli inquirenti sono finiti otto persone di origine napoletana e tre uomini residenti a Ostuni, accusati di aver fornito supporto logistico all’organizzazione. Secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta, i tre pugliesi – un 30enne, un 41enne e un 38enne – avrebbero preso in affitto un locale strategico, situato accanto all’istituto di credito, da cui sarebbe partito il tunnel scavato per raggiungere il caveau attraverso la rete fognaria cittadina.
Il furto, realizzato con una precisione degna di un copione cinematografico, ha visto la violazione di 253 cassette di sicurezza, aperte e svuotate senza che nessun allarme venisse attivato. La banda, composta da veri e propri specialisti del crimine, avrebbe operato indisturbata per ore all’interno dei sotterranei della banca, dopo aver praticato un varco nella parete del caveau.
Tuttavia, un dettaglio apparentemente secondario si è rivelato fondamentale per le indagini: durante l’operazione, i ladri avrebbero consumato del cibo all’interno della stanza blindata. I rifiuti organici rinvenuti dalla Scientifica rappresentano ora una traccia biologica chiave. Saranno proprio questi resti a essere analizzati e confrontati con i profili genetici degli indagati nei prossimi giorni.
Secondo gli investigatori, ogni membro della banda avrebbe avuto un compito preciso: dalla pianificazione logistica all’esecuzione materiale, dalla sorveglianza all’esterno al supporto tecnico per lo scavo e la violazione del caveau. Le operazioni, coordinate dalla Procura di Vercelli, hanno portato nei giorni scorsi a una serie di perquisizioni domiciliari nei confronti dei sospettati.
Il colpo potrebbe ora avere una svolta decisiva grazie all'analisi del Dna. Il dettaglio dei resti alimentari, inizialmente sottovalutato, rischia di trasformarsi nel tassello che incastra definitivamente i responsabili di un furto da capogiro.
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA