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Bari

Titti De Simone rompe il silenzio: "Un anno di attacchi infondati, ora basta"

Dopo l’archiviazione del procedimento alla Corte dei conti, la consigliera del presidente della Regione denuncia una campagna diffamatoria a suo danno: "La mia immagine è stata distrutta senza ragione. Agirò in tutte le sedi"

Titti de Simone

Titti de Simone

BARI - Dopo mesi di silenzio, arriva la presa di posizione netta dell’onorevole Titti De Simone, che attraverso una nota ufficiale interviene sulle accuse mediatiche rivoltele negli ultimi dodici mesi da alcune testate giornalistiche, responsabili, a suo dire, di una vera e propria campagna diffamatoria a sfondo personale.

"È da un anno che subisco un attacco sistematico e ingiustificato," scrive De Simone, sottolineando come le pubblicazioni in questione mirino a danneggiarne l’immagine pubblica e professionale, senza alcuna reale motivazione. "Non conosco le ragioni di tanto accanimento, ma sono certa che si tratti di un’operazione costruita ad arte per screditarmi."

L’ex deputata e attuale consigliera per l’attuazione del programma del Presidente della Regione Puglia precisa inoltre di non essere mai stata coinvolta in procedimenti della Corte dei conti per presunto danno erariale. La Procura contabile ha infatti archiviato il caso, confermando l’assenza di qualsiasi responsabilità a suo carico.

Nonostante ciò, dichiara, il trattamento mediatico riservatole non si è mai fermato. "Anche oggi vengo descritta come incompetente, ignorante e inadempiente, ignorando volutamente il mio curriculum e il mio impegno pluriennale su temi come le politiche di genere, la partecipazione e la trasparenza istituzionale."

Nel suo sfogo pubblico, De Simone rivendica la propria storia personale e politica, sottolineando come la sua indipendenza e il suo essere donna libera possano aver infastidito chi, a suo dire, "mal sopporta le figure femminili autonome e forti".

"Non resterò più in silenzio," avverte con fermezza. "Non intendo più tollerare queste falsità e agirò in ogni sede opportuna per difendere la mia dignità."

Nelle sue parole, non solo il rifiuto di subire passivamente ulteriori attacchi, ma anche la determinazione a difendere il proprio ruolo pubblico e a respingere ogni tentativo di delegittimazione personale: "Qualcuno ha provato a costruire uno scandalo sul mio nome. Ma non esiste alcuno scandalo, almeno per quanto mi riguarda. Chi ha contribuito a danneggiarmi, ora dovrà assumersene la responsabilità."

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