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Lecce

Scoperto allevamento e mattatoio abusivo nel Salento: suini tra i rifiuti, due denunciati

I Carabinieri forestali sequestrano una struttura non autorizzata a San Donato di Lecce. Tra deiezioni e attrezzature per la macellazione, accertate gravi violazioni igienico-sanitarie

L'allevamento di suini scoperto dai carabinieri forestali di Lecce

L'allevamento di suini scoperto dai carabinieri forestali di Lecce

LECCE – Un’operazione congiunta dei Carabinieri forestali del Nipaaf e del Nucleo forestale provinciale ha portato alla luce un allevamento abusivo di suini in un’area rurale di San Donato di Lecce, precisamente in località Madonna delle Grazie. All’interno della struttura, completamente priva di autorizzazioni, sono state riscontrate gravi criticità igienico-sanitarie e la presenza di attrezzature che fanno ipotizzare l’esistenza di una vera e propria filiera clandestina di macellazione.

Durante l’ispezione, condotta con il supporto degli ispettori del Servizio Veterinario dell’Asl, sono stati trovati quattordici maiali lasciati al pascolo su un terreno invaso da deiezioni animali non rimosse e da residui alimentari in decomposizione. Le condizioni generali della struttura hanno evidenziato una gestione in totale spregio delle norme a tutela del benessere animale e della sicurezza alimentare.

Oltre all'allevamento non registrato nella banca dati nazionale, i militari hanno rinvenuto celle frigorifere, verricelli, coltellerie e un’impastatrice, strumenti riconducibili con ogni probabilità a una macellazione irregolare svolta all’interno della stessa proprietà, priva di alcuna autorizzazione sanitaria o commerciale.

L’intero compendio aziendale è stato posto sotto sequestro, inclusi gli spazi adibiti alla macellazione e tutte le attrezzature trovate in uso. I due titolari dell’attività sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per macellazione clandestina e per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, in violazione delle normative vigenti in materia di protezione animale.

Le sanzioni previste per la macellazione illegale vanno da sei mesi a un anno di reclusione, con ammende che possono raggiungere i centocinquantamila euro.

Sarà ora compito dell’Asl valutare eventuali provvedimenti aggiuntivi per garantire la tutela della salute pubblica e degli aspetti igienico-sanitari, mentre i Carabinieri forestali proseguono le indagini per individuare eventuali canali di distribuzione della carne ottenuta dalla filiera abusiva.

L’operazione mette in evidenza ancora una volta quanto sia diffuso e pericoloso il fenomeno della produzione alimentare clandestina, capace di eludere ogni forma di controllo, con potenziali gravi ripercussioni sia sulla salute dei consumatori che sul rispetto delle regole del mercato.

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