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Sanità

Bimba di un anno salvata da un tumore raro: intervento record tra Napoli e Bari

Ostruiva vie respiratorie e apparato digerente, impedendole di respirare e mangiare. Operazione di sei ore perfettamente riuscita grazie a una complessa sinergia tra Santobono e Policlinico di Bari

La prof. Chiara Copelli in sala operatoria

La prof. Chiara Copelli in sala operatoria

BARI - Aveva solo un anno e un tumore le stava impedendo di respirare e nutrirsi. Oggi, grazie a un intervento chirurgico eccezionale, la piccola è salva. È accaduto nei giorni scorsi all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove un’équipe multidisciplinare ha rimosso una neoplasia retrofaringea di otto centimetri che si estendeva dalla base del cranio fino al collo, coinvolgendo organi vitali, nervi e grossi vasi sanguigni.

La paziente, originaria della Puglia, era stata inizialmente presa in carico dal Pausilipon, dove aveva cominciato un ciclo di chemioterapia. Ma la massa non solo non si era ridotta, aveva continuato a crescere, al punto da rendere necessarie due procedure d’urgenza: una tracheostomia per garantire la respirazione e una gastrostomia per l’alimentazione artificiale.

La diagnosi era arrivata dopo settimane di sintomi sottovalutati, come russamento, difficoltà respiratorie e calo ponderale, inizialmente attribuiti a un presunto ingrossamento delle adenoidi. Solo esami più approfonditi avevano rivelato la presenza del tumore.

A quel punto, la strada obbligata è diventata l’intervento chirurgico. Un’operazione complessa, affidata all’équipe di Chirurgia Plastica del Santobono diretta dal dottor Marcello Zamparelli, in collaborazione con l’unità di Chirurgia Maxillo-Facciale del Policlinico di Bari, guidata dalla professoressa Chiara Copelli, specialista in chirurgia oncologica e ricostruttiva.

“Abbiamo dovuto aprire la mandibola come un libro per accedere alla massa tumorale, che è stata completamente asportata senza compromettere la funzionalità degli organi coinvolti”, ha spiegato il dottor Zamparelli. “L’intervento ha richiesto grande precisione per via della vicinanza a strutture vitali come la carotide interna e la giugulare”, ha aggiunto la professoressa Copelli. L’operazione, durata circa sei ore, si è svolta senza complicanze.

Nel decorso post operatorio, la bimba sta recuperando bene. È già stato avviato il graduale svezzamento dalla tracheostomia, mentre prosegue la nutrizione tramite gastrostomia per favorire il recupero del peso. I medici monitorano con attenzione l’evoluzione clinica, ma il peggio sembra ormai alle spalle.

“Un intervento straordinario, frutto di una collaborazione consolidata tra due grandi centri ospedalieri del Sud”, ha sottolineato Rodolfo Conenna, direttore generale dell’AORN Santobono-Pausilipon. “Grazie a questa sinergia, possiamo affrontare anche i casi pediatrici più complessi, offrendo trattamenti avanzati e personalizzati”.

Anche il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, ha evidenziato l’efficacia del lavoro di squadra: “Abbiamo garantito tutto il supporto necessario per organizzare l’intervento in tempi rapidi. È una delle missioni più importanti della nostra sanità: ridare speranza ai pazienti più fragili”.

Una storia di competenza, tempestività e dedizione, che ha permesso di salvare una vita così piccola da sembrare impossibile da sostenere sotto il peso di un tumore. Eppure, ce l’ha fatta.

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