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Brindisi
20 Marzo 2025 - 08:41
Il cantiere per la realizzazione dell'ospedale San Cataldo (foto d'archivio)
BRINDISI – “Dal prossimo aprile inizierà la fine della sanità pubblica nella provincia di Brindisi”. È un attacco frontale quello lanciato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luigi Caroli, che in una nota denuncia quello che definisce un progressivo svuotamento del sistema sanitario brindisino, con pazienti dirottati verso le strutture di Bari e, in futuro, anche di Taranto.
Al centro della polemica, l’annuncio dato nei giorni scorsi dal consigliere regionale Fabiano Amati, secondo cui dal 2 aprile i dipartimenti di emergenza delle Asl di Bari e Brindisi inizieranno a centralizzare i pazienti dei comuni del nord della provincia di Brindisi presso l’ospedale di Monopoli, in vista dell’attivazione del nuovo complesso ospedaliero Monopoli-Fasano.
Per Caroli, si tratta di un vero e proprio colpo al cuore della rete ospedaliera brindisina, destinata – a suo dire – a essere progressivamente subappaltata a strutture fuori provincia. “Altro che polemiche sterili – afferma – è la stessa narrazione trionfale di Amati a certificare lo scenario che da tempo temiamo: la sanità di Brindisi perde centralità, mentre quella barese si rafforza”.
Il consigliere di Fratelli d’Italia mette in discussione anche l’attribuzione territoriale del nuovo ospedale, definendo “una fake news” la dicitura Monopoli-Fasano. “Quella struttura è a tutti gli effetti un ospedale barese. Basta ricordare che nelle sedute della Commissione Bilancio, quando si discuteva del progetto, a essere audita era la Asl di Bari, non quella di Brindisi”.
Secondo Caroli, l’effetto sarà un progressivo depotenziamento dell’ospedale Perrino di Brindisi, che già oggi sconta criticità strutturali e carenze di personale, e che rischia di essere ulteriormente marginalizzato. “Quando sarà operativo anche il nuovo ospedale di Taranto – aggiunge – la nostra rete ospedaliera verrà definitivamente azzerata. La sanità brindisina non esisterà più come sistema autonomo”.
Non manca una stoccata diretta proprio ad Amati, definito da Caroli “assessore ombra alla Sanità”. “Il suo tifo per la nuova struttura è fuori luogo e dannoso. Sembra più interessato a promuovere un modello centralizzato a favore della sua parte politica, piuttosto che difendere il diritto alla salute dei cittadini del Brindisino”.
In attesa dell’attivazione del nuovo polo ospedaliero e delle sue reali ricadute sul territorio, il confronto tra i rappresentanti istituzionali si infiamma sul futuro della sanità pubblica in provincia di Brindisi, che resta un tema centrale per migliaia di cittadini alle prese con liste d’attesa, carenza di servizi e difficoltà di accesso alle cure.
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