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Lecce

Studiosi da tutto il mondo a confronto sulla ricerca archeologica

Il convegno internazionale promosso dall’Università del Salento e dall’Università di Messina indaga le strategie di resilienza urbana nell’antichità. Focus sulla città di Hierapolis, esempio millenario di adattamento sismico

Università del Salento

Università del Salento

LECCE – Due giornate di studio per riscoprire il passato e affrontare le sfide del presente. Oggi e domani, giovedì 20 e venerdì 21 marzo, il capoluogo salentino ospita un importante convegno internazionale dedicato alla gestione dei fenomeni naturali nelle città dell’antichità, con particolare attenzione ai grandi centri urbani della Roma imperiale in Asia Minore, oggi corrispondenti all’attuale Turchia.

L’iniziativa, promossa congiuntamente dall’Università del Salento, sotto la guida della professoressa Grazia Semeraro, e dall’Università di Messina, con la responsabilità scientifica del professor Lorenzo Campagna, nasce nell’ambito del Progetto di Rilevante Interesse Nazionale “Living on active seismic faults”, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Al centro delle riflessioni, l’incontro tra città e natura, tra l’evoluzione degli insediamenti e l’impatto dei cambiamenti ambientali: terremoti, spostamenti costieri, trasformazioni climatiche sono solo alcune delle variabili che hanno condizionato la storia urbana del Mediterraneo orientale. Le metropoli antiche, nonostante le condizioni ambientali complesse, sono riuscite a svilupparsi in modo sorprendente, lasciando in eredità straordinari complessi monumentali che ancora oggi attraggono migliaia di visitatori da ogni parte del mondo.

Il convegno, che coinvolge studiosi provenienti da numerosi Paesi, si propone di indagare i paesaggi urbani antichi attraverso un approccio interdisciplinare. Oltre agli archeologi, partecipano geologi, geofisici, specialisti in scienze ambientali e tecnologie geomatiche, con l’obiettivo di mettere in luce le strategie adottate dalle città per fronteggiare eventi naturali estremi e garantire la propria sopravvivenza e crescita.

Il programma del convegno

Un caso emblematico, al centro di una sessione dedicata, è quello di Hierapolis di Frigia, antica città romana situata in una delle aree a maggiore attività sismica dell’Asia Minore. Sede della più longeva missione archeologica italiana in Turchia, Hierapolis rappresenta un modello di resilienza urbana: pur costruita su una faglia attiva, la città raggiunse livelli avanzati di pianificazione e monumentalità, diventando uno dei luoghi simbolo della cultura romana in Oriente.

Le nuove ricerche condotte a Hierapolis, coordinate proprio dalla professoressa Semeraro, vedono il coinvolgimento di diverse università italiane e turche e mettono in evidenza la capacità dell’uomo antico di convivere con l’instabilità naturale, progettando insediamenti solidi e adattivi, capaci di superare anche i disastri più gravi.

Il convegno leccese si inserisce in un percorso di studi che guarda alla storia antica come strumento per interpretare le sfide contemporanee, in un mondo sempre più segnato dagli effetti del cambiamento climatico e dall’urgenza di ripensare i modelli di sviluppo urbano. Attraverso lo studio del passato, gli studiosi propongono nuove chiavi di lettura per il presente, confermando il ruolo centrale della ricerca archeologica nella costruzione di società più consapevoli e resilienti.

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