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Bari

Migranti sui binari bloccano i treni tra Bari e Foggia: viaggiatori esasperati

Oltre un'ora di stop alla circolazione ferroviaria per la presenza di migranti sui binari tra Bari Santo Spirito e Bari Parco Nord. Pesanti disagi per i passeggeri: treni soppressi, ritardi fino a un'ora e proteste sui social

Militari dell’operazione “Strade Sicure” salvano una donna in stato confusionale nella Stazione di Bari centrale

La Stazione di Bari centrale - archivio

BARI - Ancora una giornata difficile per chi viaggia in treno sulla linea Bari-Foggia, dove la circolazione è stata interrotta per oltre sessanta minuti a causa della presenza di alcuni migranti del centro di accoglienza di Bari-Palese che hanno occupato i binari tra le stazioni di Bari Santo Spirito e Bari Parco Nord.

L'allarme è scattato poco dopo le dodici e trenta, quando il traffico ferroviario è stato bloccato per motivi di sicurezza. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e il personale di Ferrovie dello Stato per ripristinare la viabilità. Solo attorno alle 13.30 la circolazione è stata gradualmente riattivata, ma intanto si erano già accumulati ritardi e cancellazioni.

A subire le conseguenze maggiori sono stati i viaggiatori: diversi treni ad alta velocità, Intercity e convogli regionali hanno riportato ritardi superiori ai sessanta minuti, con molti passeggeri costretti ad attendere nelle stazioni o a cercare soluzioni alternative.

L’episodio odierno si inserisce in una lunga serie di interruzioni provocate da situazioni analoghe: non è la prima volta, infatti, che alcuni ospiti del centro di accoglienza temporanea superano la recinzione che costeggia i binari per lasciare la struttura. Le misure adottate nei mesi scorsi, come l’innalzamento delle barriere di protezione, si sono rivelate finora inefficaci nel prevenire questo tipo di incursioni.

Nel frattempo, la frustrazione degli utenti è esplosa sui social. In molti hanno affidato alla rete il proprio disappunto per l’ennesima giornata segnata da ritardi e incertezze.

L’episodio odierno riaccende il dibattito sulla sicurezza ferroviaria e sulla gestione dell’area attigua al Cara, sollevando interrogativi sull'efficacia delle soluzioni messe in campo finora e sulla necessità di interventi più strutturali per garantire la continuità del servizio ferroviario e la tutela dei passeggeri.

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