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Bari
13 Marzo 2025 - 07:18
Vito Leccese sul cantiere dove è crollata la palazzina
BARI - Alle prime ore del mattino il sindaco Vito Leccese ha firmato un'ordinanza per la messa in sicurezza della palazzina al civico 16 di via Pinto, confinante con l'edificio crollato il 5 marzo scorso. L’atto si è reso necessario in seguito ai sopralluoghi effettuati dai Vigili del fuoco e dai tecnici comunali, che hanno accertato gravi criticità strutturali nell’immobile confinante con il relitto di via De Amicis.
Le verifiche condotte nella giornata di lunedì hanno messo in luce una condizione statica altamente compromessa dell’edificio al numero 16, dovuta al crollo della muratura contigua, la stessa sulla quale si appoggiano i solai del terzo e quarto piano. Il dissesto si presenta particolarmente accentuato nel punto di contatto tra i due fabbricati, dove la perdita della funzione portante di alcuni elementi strutturali ha trasformato le sezioni superiori della palazzina in carichi statici non più sostenibili.
L’intervento disposto dal Comune prevede l’inibizione totale all’uso e all’accesso dell’edificio, già precedentemente evacuato, autorizzando solo l’ingresso controllato di operatori specializzati e muniti di adeguate misure di protezione per installare presidi provvisori dopo la demolizione della parte crollata del fabbricato al civico 6, operazione per la quale la Procura di Bari ha già rilasciato autorizzazione. I lavori di demolizione e coordinamento della sicurezza sono stati affidati all’ingegnere Francesco Leo, incaricato dalla ripartizione tecnica del Comune.
L’ordinanza impone ai proprietari delle unità immobiliari di via Pinto 16 e ai soggetti titolari dell’obbligo di vigilanza di far eseguire, entro sette giorni dalla fine della demolizione del relitto, una dettagliata verifica strutturale a cura di un tecnico abilitato, con l’obiettivo di stabilire le condizioni di stabilità e avviare le eventuali opere di consolidamento. I risultati delle indagini e gli interventi dovranno essere documentati e certificati entro trenta giorni, con la presentazione di una attestazione formale di assenza di pericolo per la pubblica incolumità.
Il Comune si riserva di autorizzare nuovamente l’agibilità dell’edificio soltanto a seguito del rispetto di tutti gli obblighi previsti. In caso di mancata esecuzione, l’amministrazione procederà in via sostitutiva e in danno dei soggetti inadempienti, come previsto dalle normative vigenti. Il provvedimento, inoltre, non autorizza l’avvio di opere di ricostruzione o ripristino, per le quali sarà necessario seguire l’iter amministrativo ordinario.
Le decisioni sono scaturite da un’accurata valutazione tecnica svolta dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Bari, che hanno segnalato la presenza di un quadro lesionativo diffuso sulle murature del lato sinistro dell’edificio, rilevando un generale stato di precarietà dell’equilibrio strutturale. In particolare, è stata evidenziata la perdita di efficacia statica nella parte sommitale del fabbricato, dove alcuni elementi, ormai non più portanti, esercitano solo un peso morto sulle strutture adiacenti.
Non è stato escluso il rischio che, in assenza di un intervento tempestivo, il dissesto possa evolvere in un collasso progressivo, coinvolgendo anche altri edifici circostanti. Per questo motivo, durante le future operazioni di messa in sicurezza dell’area di via Pinto 6, è stato raccomandato lo sgombero della palazzina al civico 22, che si trova nelle immediate vicinanze del cantiere di demolizione.
Ulteriori rilievi sono stati condotti anche dai tecnici del settore Immobili Comunali, che hanno confermato i risultati del sopralluogo. La squadra di progettazione e manutenzione strutturale Po.E.Q. ha riscontrato deformazioni e fuori piombo della muratura di confine, ritenute direttamente collegate al crollo parziale del fabbricato di via Pinto 6. I tecnici hanno evidenziato la presenza di lesioni strutturali estese ai diversi livelli dell’edificio e un generale sovraccarico delle sezioni portanti rimaste attive, con particolare preoccupazione per le condizioni statiche della parte alta della struttura.
In questo scenario, l’adozione dell’ordinanza da parte del sindaco Leccese si configura come un atto imprescindibile per prevenire ulteriori crolli e salvaguardare la sicurezza dei cittadini. Una decisione che arriva in un momento di massima attenzione sulla tenuta degli edifici urbani e che evidenzia ancora una volta l’urgenza di un piano di verifica e manutenzione straordinaria per gli immobili più datati della città.
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