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I dati

Aria più pulita in Puglia: nel 2024 nessun superamento dei limiti annuali di Pm10

Il rapporto del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente conferma: qualità dell’aria sotto controllo. Picchi contenuti anche per Pm2.5 e biossido di azoto

Una centralina per il rilevamento della qualità dell'aria

Una centralina per il rilevamento della qualità dell'aria - archivio

BARI - In Puglia l’aria è rimasta nei limiti di legge per tutto il 2024. È quanto emerge dal rapporto annuale del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), che ha tracciato un quadro aggiornato della qualità dell’aria in base ai dati rilevati da oltre cinquanta centraline sparse sul territorio regionale.

Le emissioni di Pm10, le polveri sottili più comuni nell’atmosfera urbana, non hanno mai superato il valore medio annuo consentito di 40 microgrammi per metro cubo. I valori registrati variano da un minimo di 15 microgrammi a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, a un massimo di 28 microgrammi a Francavilla Fontana, nel Brindisino, ben al di sotto della soglia critica.

Il monitoraggio ha comunque rilevato alcuni superamenti del limite giornaliero di Pm10, fissato a 50 microgrammi, che non deve essere oltrepassato per più di 35 giorni all’anno. In questo caso, Francavilla Fontana e Torchiarolo hanno fatto segnare rispettivamente 28 e 26 giornate oltre soglia, ma restando comunque nei margini di legge. Situazione più tranquilla ad Altamura, con appena quattro sforamenti annuali.

Rientrano nella norma anche i livelli di Pm2.5, le particelle più sottili e pericolose per la salute, per le quali il limite annuo è di 25 microgrammi per metro cubo. Le 26 stazioni dedicate al rilevamento di questa tipologia di particolato hanno registrato valori tra i 9 microgrammi di Lucera, San Severo e Taranto e i 14 microgrammi di Campi Salentina e Ceglie Messapica.

Anche il biossido di azoto (NO2), un inquinante legato principalmente al traffico veicolare, è rimasto sotto controllo. Le 52 centraline dedicate hanno rilevato livelli compresi tra 4 microgrammi a Lucera e 39 a Bari, ben al di sotto del limite annuo di 40 microgrammi, e senza alcun giorno di sforamento.

Il report, elaborato da Snpa in collaborazione con ISPRA e le agenzie ambientali regionali, rappresenta il punto di riferimento per la valutazione annuale della qualità dell’aria in Italia, grazie ai dati raccolti da oltre 600 stazioni di monitoraggio attive su scala nazionale.

In sintesi, per il 2024 la Puglia può tirare un sospiro di sollievo: la qualità dell’aria si conferma buona e nei limiti, con valori stabili o in lieve miglioramento. Un dato confortante che riflette un controllo efficace degli agenti inquinanti su tutto il territorio regionale.

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