BITONTO – A pochi giorni dalla seconda decisione della Corte di Cassazione che ha annullato la condanna a vent’anni di reclusione per i presunti mandanti dell’omicidio di Anna Rosa Tarantino, il sindaco Francesco Paolo Ricci interviene pubblicamente per riaffermare la volontà dell’Amministrazione comunale di non fermarsi, ma di continuare a sostenere la ricerca della verità e della giustizia.
Con una nota ufficiale, il primo cittadino ha espresso vicinanza alla famiglia della vittima e rinnovato l’impegno dell’ente locale nel promuovere la cultura della legalità: «La città di Bitonto è ancora profondamente segnata da quanto accaduto il 30 dicembre 2017, quando una donna innocente venne colpita a morte durante uno scontro armato tra clan rivali nel centro storico. Da allora, la nostra Amministrazione ha agito in silenzio ma con determinazione, scegliendo di costituirsi parte civile sia nel processo d’appello bis, sia in quello successivo, che ha portato al nuovo rinvio deciso dalla Suprema Corte».
Il sindaco ha preferito non commentare nel merito la sentenza, in attesa del deposito delle motivazioni, previsto entro novanta giorni, ma ha ricordato come le condanne definitive per gli esecutori materiali dell’omicidio rappresentino un importante punto fermo.
Tuttavia, ha sottolineato anche le criticità emerse nei procedimenti legati ai presunti mandanti, evidenziando come le lacune probatorie rilevate già nel 2022 dalla Cassazione non sarebbero state colmate nel secondo processo d’appello, come indicato anche nella requisitoria del Procuratore Generale lo scorso 6 marzo a Roma.
«Le sentenze vanno rispettate – ha aggiunto Ricci – perché pronunciate nel nome del popolo italiano. Ma ciò non esclude il nostro diritto e dovere di continuare a difendere la dignità di una comunità ferita, portando avanti la battaglia legale nel prossimo grado di giudizio, con la stessa determinazione di sempre».
Il messaggio si chiude con un forte richiamo all’impegno collettivo: «Saremo sempre accanto ai familiari di Anna Rosa Tarantino, che non potranno mai colmare il vuoto lasciato da quella brutale violenza. E continueremo ogni giorno a educare, coinvolgere, sensibilizzare i nostri concittadini sull’importanza di resistere al degrado criminale. Bitonto ha una storia nobile e nessuna forma di illegalità potrà oscurarla».
Un messaggio forte e chiaro, quello del sindaco, che ribadisce il ruolo delle istituzioni locali come presidi attivi di giustizia e memoria civile.