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Bari

Sopralluogo su area crollo: confermato il sequestro e definite le zone di sicurezza

Dopo il disastro in via De Amicis, le autorità stabiliscono i confini dell'area sotto sequestro. Verifiche in corso per il rientro degli sfollati

Sopralluogo su area crollo: confermato il sequestro e definite le zone di sicurezza

Operai al lavoro nell'area del crollo della palazzina in via De Amicis a Bari

BARI - Con apposita ordinanza, al fine di consentire le operazioni di protezione civile e di messa in sicurezza in corso sull’area del crollo della palazzina in via De Amicis, la ripartizione Polizia locale e Protezione civile ha disposto una serie di limitazioni al transito veicolare e pedonale, ad integrazione delle precedenti, in vigore dalle ore 00.01 di domenica 9 marzo sino al termine delle esigenze. 

Di seguito il dispositivo dell’ordinanza:

  1. A decorrere dalle ore 00.01 di domenica 9 marzo e sino al termine delle esigenze, è istituito il “DIVIETO DI FERMATA” sulle seguenti strade e piazze:
  2. via E. De Amicis, tratto compreso tra corso Benedetto Croce e viale della Repubblica;
  3. via Pinto, tratto compreso tra via Fornelli e via De Amicis;
  4. via De Robertis.

 

  1. A decorrere dalle ore 00.01 di domenica 9 marzo, e sino al termine delle esigenze, è istituito il “DIVIETO DI TRANSITO VEICOLARE E PEDONALE” sulle seguenti strade e piazze:
  2. via E. De Amicis, tratto compreso tra corso Benedetto Croce e viale della Repubblica;
  3. via Pinto, tratto compreso tra via Fornelli e via De Amicis;
  4. via De Robertis, con accesso pedonale consentito esclusivamente ai residenti su via De Amicis civ. 2 e 4 (che accedono esclusivamente dal civ. 2) e a coloro che risiedono in via L. Pinto 22, ove possibile in condizioni di sicurezza.

Dalle restrizioni imposte sono esclusi i mezzi di soccorso e quelli delle Forze di Polizia, della Polizia locale e dell’Amiu al fine di consentire l’espletamento dei servizi e delle operazioni di messa in sicurezza dell’area.

Intanto sabato, magistratura e amministrazione comunale hanno effettuato un sopralluogo nella zona di via De Amicis.

L'operazione, durata circa due ore, ha visto la partecipazione del procuratore aggiunto Ciro Angelillis e della sostituta Silvia Curione, che guidano le indagini al momento a carico di ignoti per il reato di crollo colposo. Presenti anche il professor Antonello Salvatori, consulente tecnico della Procura, il direttore generale del Comune, il comandante della polizia locale, esperti dei vigili del fuoco e rappresentanti dell’Arpa.

L’obiettivo principale del sopralluogo è stato quello di definire i confini dell’area sottoposta a sequestro, in modo da permettere il graduale rientro nelle abitazioni per gli sfollati dei palazzi vicini. Tuttavia, le verifiche hanno confermato che una parte dell’edificio crollato è ancora in piedi e rappresenta un rischio concreto per la stabilità delle strutture circostanti.

Emergenza e indagini in corso

Al termine dell’ispezione, il procuratore Angelillis ha sottolineato l’urgenza di gestire due priorità fondamentali: garantire la sicurezza dell’area e accertare le cause del disastro. “L’intera zona interessata dal crollo deve restare sotto sequestro per le indagini, mentre la gestione della sicurezza spetta al Comune”, ha dichiarato il magistrato.

Il Comune di Bari, dal canto suo, ha già predisposto ordinanze specifiche per regolamentare l’accesso alle aree circostanti. In particolare, un fabbricato adiacente e un altro raggiunto dai detriti del crollo saranno soggetti a restrizioni in base ai livelli di sicurezza stabiliti dai tecnici.

Rientro degli sfollati: le prime autorizzazioni

Parallelamente, proseguono le verifiche sugli edifici vicini per permettere ai residenti di rientrare nelle proprie case. Tecnici comunali e vigili del fuoco stanno eseguendo ispezioni approfondite, autorizzando il rientro solo dopo aver escluso ogni rischio strutturale.

Al momento, i controlli hanno dato esito positivo per gli abitanti di via Pinto 22, consentendo il rientro di una trentina di persone. Per gli altri civici evacuati, invece, sarà necessario attendere ulteriori verifiche nei prossimi giorni.

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