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Bari
06 Marzo 2025 - 16:46
Olio extravergine di oliva
BARI - Un importante passo avanti per il turismo esperienziale legato all'olio d'oliva: la IV Commissione consiliare della Regione Puglia, presieduta da Francesco Paolicelli, ha dato parere favorevole all'unanimità sul disegno di legge che disciplina l'oleoturismo. L'iniziativa normativa punta a regolamentare e incentivare questa forma di turismo, offrendo nuove opportunità alle imprese agricole e ai territori vocati alla produzione di olio extravergine di oliva.
Il disegno di legge recepisce le disposizioni nazionali in materia, definite dalla Legge di Bilancio 2020 e dal successivo decreto ministeriale del 2022, e le integra nell'ordinamento regionale. L'obiettivo è completare il panorama legislativo del turismo rurale in Puglia, affiancando l'oleoturismo ad altre attività consolidate come l'agriturismo, le masserie didattiche e l'enoturismo.
La normativa punta a incentivare la multifunzionalità delle imprese agricole, fornendo agli operatori del settore nuovi strumenti per diversificare le fonti di reddito e rafforzare la competitività della filiera olivicola-olearia. Inoltre, la Puglia, regione dalla millenaria tradizione olivicola, mira a valorizzare il proprio patrimonio agricolo, paesaggistico e culturale, facendo leva sulla crescente domanda di esperienze turistiche legate all'olio d'oliva.
Secondo la definizione normativa, l'oleoturismo comprende un insieme di attività legate alla scoperta e alla conoscenza dell'olio d'oliva direttamente nei luoghi di produzione. Tra queste rientrano:
Visite guidate negli oliveti e nei frantoi;
Degustazioni e vendita di olio extravergine d'oliva, anche in abbinamento con prodotti tipici;
Attività didattiche e ricreative per far conoscere il processo di produzione dell'olio;
Percorsi culturali nei musei dell'olio e nelle oleoteche;
Eventi e iniziative formative per valorizzare le denominazioni di origine protetta (DOP) e le indicazioni geografiche protette (IGP).
Il disegno di legge stabilisce i soggetti autorizzati a offrire servizi oleoturistici. Tra questi rientrano:
Imprenditori agricoli singoli o associati che operano nel settore olivicolo e trasformano il proprio prodotto;
Oleifici sociali cooperativi e i loro consorzi;
Frantoi impegnati nella produzione e commercializzazione di olio;
Consorzi di tutela degli oli DOP e IGP;
Strade del vino e dell'olio, riconosciute dalla normativa regionale.
Il provvedimento stabilisce anche precisi requisiti minimi per garantire un'offerta di qualità. Tra questi:
Apertura settimanale minima di tre giorni;
Sistemi di prenotazione online per agevolare l'accesso ai servizi;
Segnaletica chiara e informazioni dettagliate sulle attività offerte, compresi orari e lingue parlate;
Presenza di un sito web aziendale per promuovere l'offerta turistica;
Spazi adeguati per l'accoglienza dei visitatori, comprese aree attrezzate per la degustazione;
Materiale informativo multilingue, con dettagli sui prodotti locali e sulle attrazioni del territorio.
Un'attenzione particolare è riservata all'accessibilità per le persone con disabilità, con percorsi adeguati e strutture prive di barriere architettoniche.
Per garantire il monitoraggio del settore, il disegno di legge prevede l'istituzione di un Elenco regionale degli operatori oleoturistici, gestito dalla Regione senza ulteriori oneri per il bilancio pubblico. L'iscrizione avrà valore ricognitivo, certificando l'aderenza agli standard richiesti.
Parallelamente, sono previste misure di vigilanza e controllo, con sanzioni in caso di mancato rispetto delle normative. Tra le possibili conseguenze: la sospensione o la revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività.
Su proposta del presidente della IV Commissione, Francesco Paolicelli, e dell'assessore all'Agricoltura Donato Pentassuglia, il disegno di legge sarà sottoposto alla Conferenza dei Capigruppo, con l'obiettivo di inserirlo all'ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, fissato per l'11 marzo.
Nel corso della seduta, l'assessore Donato Pentassuglia ha inoltre aggiornato la Commissione sugli esiti dell'incontro ministeriale del 26 febbraio, incentrato sulle questioni agricole pugliesi. Tra i temi trattati, il piano da 30 milioni di euro per la lotta alla xylella, su cui il governo ha manifestato apertura a eventuali modifiche tecniche per accelerarne l'attuazione.
Un altro nodo cruciale affrontato è il tributo 630 per i consorzi di bonifica, una tassa fortemente contestata dagli agricoltori. Il Ministero dell'Agricoltura ha espresso disponibilità a valutare possibili soluzioni, come la compensazione o la sospensione della tassa per le aree colpite da emergenze come la xylella e la siccità. Un approfondimento istruttorio è in corso per determinare eventuali esenzioni o riduzioni.
L'approvazione della disciplina sull'oleoturismo rappresenta un'opportunità strategica per la Puglia, capace di coniugare sviluppo economico, tutela del territorio e promozione delle eccellenze locali. L'integrazione tra agricoltura e turismo potrebbe rafforzare un settore chiave per la Regione, creando valore per imprese, territori e visitatori.
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