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Andria

Stangata sui dehors: raddoppia la tassa per bar e ristoranti

Il canone di occupazione del suolo pubblico sale a 200 euro al metro quadrato. Di Gregorio: “Colpo durissimo per gli esercenti”

I dehors ad Andria

I dehors ad Andria

ANDRIA - «Una brutta sorpresa per i titolari di bar, ristoranti e pizzerie di Andria che utilizzano spazi esterni per ospitare i clienti. Il Comune, guidato dall’amministrazione Bruno, ha infatti deciso di aumentare il canone di concessione per l’occupazione di suolo pubblico, portandolo a 200 euro al metro quadrato per il 2025, con un raddoppio delle tariffe rispetto agli anni precedenti».

A denunciare la situazione è Antonio Di Gregorio, segretario cittadino di Liberali e Riformisti NPSI, che parla di una misura che rischia di mettere in grave difficoltà le attività commerciali già alle prese con una crisi economica e una città che fatica a rilanciarsi.

Una tassa che pesa su chi fa impresa

Gli avvisi di pagamento, arrivati in questi giorni ai gestori delle attività, hanno generato forte preoccupazione nel settore. “I titolari di bar e ristoranti si impegnano quotidianamente per mantenere in ordine e decorosi i propri dehors, rispettando le normative comunali, ma ora si trovano a dover affrontare un ulteriore costo che pesa come un affitto aggiuntivo da versare al Comune”, spiega Di Gregorio.

L’aumento viene definito un provvedimento ingiustificato, soprattutto se si considera che in altri comuni della Bat e persino a Bari le tariffe sono meno della metà rispetto a quelle imposte ad Andria.

Esercenti in difficoltà: "Un duro colpo per la città"

Secondo Di Gregorio, questa decisione rappresenta l’ennesima penalizzazione per gli imprenditori che, nonostante le difficoltà, continuano a investire in una città che fatica a essere attrattiva. "Andria vive una fase di evidente declino e, anziché adottare misure di sostegno per il commercio locale, l’amministrazione impone una tassazione spropositata, allontanandosi sempre più dai problemi reali della gente", sottolinea.

L’aumento del canone per i dehors rischia dunque di incidere negativamente non solo sui titolari delle attività, ma anche sull’intero tessuto economico della città, mettendo a rischio la sopravvivenza di molti locali e compromettendo ulteriormente il settore della ristorazione.

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