L’obiettivo è costruire un sistema integrato di accoglienza e assistenza, capace di facilitare l’accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari per chi si trova in situazioni di marginalità, con un’attenzione particolare alla tutela della salute e alla riduzione delle disuguaglianze. Il protocollo punta a rafforzare il sostegno a chi è esposto a gravi difficoltà sanitarie e psicologiche, affrontando problematiche come dipendenze, disturbi psichici, malattie infettive e condizioni di forte vulnerabilità.
Un approccio integrato per il supporto sociale e sanitario
“La collaborazione con ASL e Caritas rappresenta un passo fondamentale per garantire un sostegno più efficace alle persone in difficoltà”, ha dichiarato l’assessora Vaccarella. “Dobbiamo ottimizzare le risorse e integrare i servizi per evitare che qualcuno resti invisibile agli occhi delle istituzioni. Le situazioni di marginalità si sono intensificate negli ultimi anni, richiedendo interventi sempre più mirati e tempestivi. Questa iniziativa è una risposta concreta a un problema sociale in continua crescita”.
L’accordo prevede che la Caritas Diocesana metta a disposizione spazi dedicati all’assistenza e all’orientamento socio-sanitario per le persone più vulnerabili. L’ASL Bari, invece, garantirà l’accesso ai servizi sanitari, coinvolgendo operatori specializzati di strutture come SerD e Centri di Salute Mentale, oltre a fornire mediazione culturale per i cittadini stranieri, una componente essenziale per chi si trova ai margini del sistema sanitario.
Il ruolo del Comune e i servizi a disposizione
Il Comune di Bari avrà un compito centrale nel coordinamento degli interventi e nell’invio delle persone senza dimora verso i servizi sanitari disponibili. Attraverso strumenti come il Segretariato Sociale e il Servizio Sociale Professionale, verrà facilitato l’accesso ai presidi territoriali, tra cui il Polo socio-sanitario di prossimità, l’Emporio della Salute e la Stazione di Posta.
Per i casi più complessi, verrà attivata un’équipe straordinaria di intervento, che lavorerà in sinergia con i Servizi Sanitari e la Polizia Locale, fornendo anche soluzioni di appoggio per chi rifiuta di recarsi negli ambulatori. In queste situazioni, sarà garantita la presenza del Pronto Intervento Sociale e del personale della Polizia Locale, in caso di problematiche legate alla sicurezza o all’igiene pubblica.
Un impegno per un welfare più inclusivo
Il protocollo rappresenta un modello di collaborazione tra istituzioni pubbliche e realtà del terzo settore, con l’obiettivo di costruire una rete di assistenza sempre più efficace e capillare. La Fondazione Caritas Bari-Bitonto ETS sosterrà il progetto con ulteriori iniziative e risorse, in un’ottica di costante sviluppo e potenziamento dei servizi.
La città di Bari compie così un passo significativo nel rafforzare le politiche di inclusione sociale, garantendo risposte concrete ai bisogni di chi vive ai margini della società e promuovendo un modello di welfare accessibile e integrato.