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Agricoltura

Emergenza siccità, «Servono interventi strutturali»

Il segretario generale della Flai Cgil Antonio Ligorio: «L’acqua deve diventare una priorità per le politiche agricole e ambientali»

Siccità

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BARI – La Puglia affronta una delle stagioni più critiche sul fronte della siccità, una piaga storica che oggi minaccia ancora di più il settore agricolo regionale. «Non possiamo più ignorare l’impatto devastante della carenza idrica, che sta mettendo in ginocchio intere filiere produttive», ha dichiarato Antonio Ligorio, segretario generale della Flai Cgil Puglia, sottolineando la gravità della situazione.

Nonostante le recenti piogge, l’acqua continua a scarseggiare e cresce il timore di un’altra estate con risorse idriche limitate. Le conseguenze sono già evidenti: raccolti compromessi, costi di produzione in aumento e aziende agricole sempre più in difficoltà.

I lavoratori del Consorzio di Bonifica sono impegnati quotidianamente per fronteggiare l’emergenza e trovare soluzioni per attenuare gli effetti della crisi. «Non possiamo più affidarci a interventi sporadici e temporanei. Serve una strategia chiara e duratura», ha ribadito Ligorio, evidenziando come la crisi climatica e la progressiva desertificazione del territorio impongano azioni immediate e coordinate.

L’appello alle istituzioni: «L’acqua sia al centro delle politiche agricole»

Secondo la Flai Cgil Puglia, è essenziale che le istituzioni pongano la gestione dell’acqua al centro delle strategie per l’agricoltura e l’ambiente. «Questa emergenza riguarda l’intero comparto agricolo, dai coltivatori ai florovivaisti, dai lavoratori forestali a tutti coloro che dipendono da un uso razionale delle risorse naturali», ha spiegato Ligorio.

Per garantire un futuro all’agricoltura pugliese, diventa prioritario assicurare un approvvigionamento idrico sufficiente, tutelando al contempo le risorse naturali per le generazioni future. «La Puglia ha bisogno di investimenti concreti nelle infrastrutture idriche, di un utilizzo più efficiente e sostenibile dell’acqua e di pratiche agricole innovative che riducano il consumo delle risorse», ha concluso Ligorio. Solo con un piano strutturale sarà possibile preservare il settore agricolo e proteggere l’economia del territorio.

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