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Andria

Il caso-Gurgo arriva in Regione: no alla vasca di laminazione nel geosito carsico

In V Commissione Ambiente audizione sulla tutela dell’area. Grazia Di Bari: "Si trovi una soluzione alternativa"

Il Gurgo di Andria - foto di Domenico Belfiore

Il Gurgo di Andria - foto di Domenico Belfiore

ANDRIA - La tutela del Gurgo di Andria, una delle più importanti doline carsiche della Puglia, è stata al centro dell’audizione che si è tenuta oggi in V Commissione Ambiente, su richiesta della consigliera regionale del M5S Grazia Di Bari.

Il dibattito nasce dal progetto dell’Ufficio del Commissario Straordinario per il dissesto idrogeologico della Regione Puglia, che prevede l’utilizzo del Gurgo come recapito finale di un canale deviatore per la mitigazione del rischio idraulico del canale Ciappetta Camaggio. Un'ipotesi che incontra forte opposizione, sia da parte del Comune di Andria, che ha espresso il proprio dissenso in Consiglio comunale lo scorso 27 febbraio, sia da parte di associazioni e esperti del settore.

Grazia Di Bari

Grazia Di Bari

Il rischio ambientale e la richiesta di un’alternativa

"Non possiamo accettare che il Gurgo venga trasformato in una vasca di laminazione", ha dichiarato Grazia Di Bari. "Quest’area è un patrimonio di inestimabile valore paesaggistico, geologico e culturale, inserito tra i Geositi di Puglia per le sue peculiarità. È fondamentale preservarla".

Le principali criticità evidenziate riguardano:

  • Il rischio di inquinamento della falda: "Il progetto è datato e mancano studi recenti sullo stato di fratturazione del sottosuolo", sottolinea Di Bari.
  • L’impatto su un’area di rilevanza ambientale: il Gurgo si trova in un territorio che comprende 14 Comuni murgiani e pre-murgiani ed è parte del Parco dell’Alta Murgia, candidato all’ingresso nella rete dei Geoparchi dell’UNESCO.
  • La necessità di un confronto tra enti: la consigliera denuncia la mancanza di coordinamento tra gli attori coinvolti, che in passato ha portato a ritardi e sprechi di risorse pubbliche.

Prossimi passi: sopralluogo e nuova audizione con la Provincia BAT

Durante l’audizione è emerso che la Conferenza di Servizi convocata dal RUP della struttura commissariale ha per ora solo un valore preliminare e che i fondi già stanziati riguardano esclusivamente studi di progettazione. Per questo, secondo Di Bari, c’è ancora margine per trovare un’alternativa sostenibile.

"È urgente convocare un tavolo di lavoro con tutti i soggetti interessati, compresa la Provincia Bat, che oggi era assente", ha ribadito la consigliera. "Ho chiesto che l’audizione venga aggiornata e che si organizzi al più presto un sopralluogo sul sito per valutare direttamente le condizioni dell’area".

La video-dichiarazione sul suo profilo social di Grazia Di Bari al termine della riunione

Di Bari ha poi ringraziato le realtà che hanno contribuito ad accendere i riflettori sulla vicenda, tra cui SIGEA Puglia, il Forum Ambientalista e l’Ordine dei Geologi, sottolineando l’importanza di un confronto che tenga insieme le esigenze di tutela ambientale e le necessità di mitigazione del rischio idraulico.

Il futuro del Gurgo di Andria resta dunque un nodo aperto, ma la battaglia per la sua salvaguardia è ufficialmente iniziata.

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