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Trani

Demoliti i muretti a secco sul sentiero di Costa Sud: polemiche sul progetto Pnrr

L'associazione Oikos sostiene che, nonostante i pareri contrari dell’Autorità di bacino e Regione, si vada avanti con la costruzione di un nuovo percorso con la perdita di un patrimonio storico e ambientale

Un tratto di Costa Sud a Trani interessato dai lavori

Un tratto di Costa Sud a Trani interessato dai lavori

TRANI - A Trani, nella zona Matinelle, proseguono senza sosta i lavori per la realizzazione del nuovo sentiero costiero, ma a far discutere è la demolizione completa dei muretti a secco, presenti da tempo immemorabile lungo il percorso. La loro rimozione avviene nonostante il buono stato di conservazione e, soprattutto, secondo alcune associazioni cittadine, in contrasto con le indicazioni dell’Autorità di Bacino, della Regione Puglia e perfino con il progetto definitivo del Comune di Trani, che ne prevedeva la tutela.

A scendere in campo a tutela della costa tranese, ancora una volta, l'associazione di cittadinanza attiva Oikos che in una nota ha ricordato che l’obiettivo iniziale era quello di valorizzare e integrare i muretti a secco, considerati parte integrante del paesaggio rurale e della rete ecologica minore del territorio. Tuttavia, nonostante un sopralluogo effettuato dalla Soprintendenza, i lavori di demolizione sono andati avanti, portando alla progressiva distruzione di questi manufatti storici lungo il tracciato del vecchio sentiero.

Si tratta del primo stralcio di un progetto finanziato con fondi PNRR, nato con l’intento di mantenere, proteggere e rigenerare il sentiero costiero senza interventi edilizi invasivi. L'approccio - ricordano i vertici di Oikos - doveva essere sostenibile, puntando sulla salvaguardia del paesaggio e sulla sicurezza, senza ricorrere a sbancamenti, cemento o demolizioni indiscriminate. Eppure, quello che doveva essere un intervento di recupero -insistono - si è trasformato in una ricostruzione ex novo, snaturando il senso originario del progetto.

Nel silenzio generale, il sentiero storico è stato rimpiazzato da un percorso moderno che, secondo l'associazione, tradisce lo spirito del Pnrr, il quale impone alle amministrazioni di garantire che ogni opera non arrechi danni significativi agli obiettivi ambientali.

I muretti a secco, riconosciuti dall’Unesco come patrimonio immateriale e simbolo di un’armonia tra uomo e natura, sono stati sacrificati in nome di una rigenerazione urbanistica non autorizzata, lasciando spazio a una trasformazione che molti considerano uno stravolgimento del territorio.

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