Cerca

Cerca

Il fatto

Banca d’Italia, Magarelli lascia la guida della sede di Bari

L’ex direttore: “Tutela dei clienti e crescita economica, la Puglia ha grandi potenzialità”

La sede di Bari della Banca d'Italia

La sede di Bari della Banca d'Italia

BARI - Dopo 43 anni di servizio, Vincenzo Magarelli lascia la guida della sede della Banca d’Italia di Bari. Con un saluto alla stampa, il direttore uscente ha tracciato un bilancio della sua esperienza e illustrato le principali sfide affrontate durante il suo mandato. Da domani, la gestione dell’istituto sarà affidata ad Lucilla Asciano, attuale vice capo della sede, in attesa della nomina di un successore.

Protezione dei consumatori e educazione finanziaria

Uno dei principi cardine dell’attività della Banca d’Italia, ha spiegato Magarelli, è la tutela della clientela, un obiettivo perseguito attraverso iniziative di educazione finanziaria volte a sensibilizzare i cittadini sugli strumenti a loro disposizione.

A Bari è stato avviato un progetto pilota a livello nazionale: la creazione di un punto di ascolto dedicato a chi si trova in difficoltà nei rapporti con il sistema bancario. “Non è un confessionale”, ha precisato Magarelli, ma un luogo in cui vengono spiegate in modo chiaro e accessibile le soluzioni di tutela individuale più adeguate per ogni caso specifico. Un’iniziativa che, dati alla mano, si sta rivelando estremamente utile e potrebbe essere replicata su scala nazionale.

Economia pugliese in ripresa, ma restano le sfide

Nel corso del suo intervento, Magarelli ha fornito anche un quadro dell’andamento economico della Puglia, evidenziando come la regione abbia registrato una crescita significativa nel periodo post-pandemico, riuscendo a recuperare i livelli del 2019 e superando la media nazionale.

Nonostante i progressi, ha sottolineato il direttore uscente, i divari con le regioni più sviluppate d’Italia e d’Europa restano evidenti. Tuttavia, la Puglia ha dimostrato di poter avviare soluzioni efficaci per alcune problematiche strutturali e si trova in un contesto favorevole per lo sviluppo futuro.

“Le potenzialità ci sono”, ha ribadito Magarelli, indicando tra i punti di forza della regione:

  • la leadership nella produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • un settore manifatturiero dinamico, che, seppur frammentato, ha saputo creare occasioni di lavoro grazie ai finanziamenti pubblici;
  • la presenza di multinazionali con elevati livelli di produttività.

Produttività e occupazione femminile, le priorità per il futuro

Guardando al futuro, il nodo cruciale da affrontare per sostenere la crescita della Puglia resta la produttività. Magarelli ha sottolineato come non basti aumentare i livelli occupazionali, ma sia fondamentale rendere più efficiente il sistema economico regionale.

“La crescita dell’occupazione, soprattutto femminile, è un segnale positivo”, ha dichiarato, “ma senza un parallelo aumento della produttività, il rischio è di non riuscire a colmare i divari con le altre regioni”.

Nel congedarsi, Magarelli ha espresso fiducia nel futuro della Puglia, riconoscendo il valore degli strumenti messi in campo dalla Banca d’Italia per rafforzare la consapevolezza finanziaria dei cittadini e sostenere l’economia locale. Un lavoro che ora proseguirà sotto la guida della sua vice, Lucilla Asciano.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Video del giorno

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori