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Bari

"Codice interno", sono 40 i vigili urbani nei guai. La Lega attacca Decaro

Il deputato Davide Bellomo mette nel mirino l’ex primo cittadino e chiede chiarimenti sul caso che scuote la polizia municipale. “Situazione fuori controllo, servono risposte chiare”

Davide Bellomo

Davide Bellomo

BARI - L’inchiesta "Codice interno", che ha già portato alla sospensione di un’agente della Polizia Municipale di Bari, si allarga ulteriormente. Secondo le ultime rivelazioni - riportate dall'onorevole Davide Bellomo della Lega -, sarebbero 40 e non 10 i vigili urbani finiti sotto osservazione per presunte condotte irregolari. Il rischio per loro è la revoca della qualifica, il ritiro dell’arma d’ordinanza e l’assegnazione ad altre mansioni.

L’attacco della Lega: "Un sistema fuori controllo"

A commentare duramente lo scenario emerso è Davide Bellomo, membro della Commissione Giustizia della Camera, che punta il dito contro l’ex sindaco Antonio Decaro.

"Lo scandalo che sta travolgendo la polizia municipale di Bari assume contorni sempre più inquietanti", dichiara Bellomo, sottolineando come il Viminale abbia già evidenziato gravi criticità nel sistema di gestione del corpo di polizia locale.

"Il silenzio dell’ex sindaco è assordante. Si continua a far finta di nulla mentre emergono dettagli sempre più gravi su chi avrebbe dovuto garantire sicurezza e trasparenza", aggiunge l’esponente leghista.

Le partecipate nel mirino: Amtab sotto amministrazione giudiziaria, Amiu e Multiservizi da risanare

L’accusa non si ferma al corpo della Polizia Municipale. Bellomo richiama l’attenzione anche sulla gestione delle aziende partecipate del Comune di Bari, evidenziando che:

  • Amtab si trova sotto amministrazione giudiziaria da un anno;
  • Multiservizi e Amiu sono state oggetto di una relazione ministeriale che impone interventi organizzativi per sanare anomalie già riscontrate.

"Non si tratta di ipotesi, ma di dati concreti", incalza Bellomo, criticando la mancanza di risposte da parte dell’ex amministrazione comunale.

Decaro nel mirino: "Serve trasparenza, non favole politiche"

Il deputato leghista chiede chiarezza anche sulle accuse mosse da un pentito nei confronti di Decaro, osservando come l’ex sindaco non abbia ancora avviato alcuna azione legale per smentire quanto dichiarato.

"Bari ha il diritto di sapere la verità", conclude Bellomo, "e chi ha amministrato questa città deve assumersi la responsabilità di quanto sta emergendo, senza nascondersi dietro narrazioni politiche rassicuranti".

La vicenda continua a sollevare interrogativi e tensioni politiche, mentre si attende un eventuale intervento dell’ex primo cittadino per chiarire la sua posizione rispetto alle gravi criticità che stanno emergendo in queste settimane.

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