A tracciare questo scenario è Coldiretti Puglia, che ha analizzato i dati emersi dalla prima indagine su “Il biologico e i mercati contadini”, condotta da Ismea in collaborazione con Coldiretti Bio e Campagna Amica. La ricerca, presentata al Sana di Bologna, evidenzia una crescita significativa del settore e una tendenza sempre più marcata all’acquisto di prodotti bio direttamente dai produttori.
Puglia al vertice nazionale per ettari bio
Con oltre 311mila ettari coltivati a biologico, la Puglia si colloca tra le regioni italiane con la maggiore estensione di terreni destinati a questa modalità di produzione. I dati confermano un’elevata presenza di colture bio in diversi comparti:
- 87mila ettari per la produzione olivicola,
- 52mila ettari destinati ai cereali,
- 21mila ettari coltivati a vite,
- 11mila ettari riservati agli ortaggi.
A questi si aggiungono anche tre impianti di acquacoltura biologica, segno di una diversificazione produttiva che interessa non solo l’agricoltura, ma anche il settore ittico.
Consumi in crescita: il bio conquista sempre più consumatori
Secondo Coldiretti, il successo del biologico è strettamente legato alla crescente fiducia dei consumatori. Oggi, un cittadino su cinque sceglie regolarmente prodotti bio ed è disposto a spendere di più per avere la garanzia di un prodotto certificato. Inoltre, il 13% dei consumatori prevede di aumentare la propria spesa per il biologico nei prossimi anni, spinto da motivazioni legate alla salute, alla qualità e alla tracciabilità.
I mercati contadini si stanno rivelando un punto di riferimento per chi cerca prodotti biologici di qualità, con quasi un farmers market su due che offre questa tipologia di alimenti. L’acquisto diretto dal produttore è diventato il canale privilegiato per chi vuole portare in tavola cibo genuino, superando supermercati e negozi specializzati.
“I consumatori scelgono il mercato contadino non solo per la qualità dei prodotti, ma perché possono avere un rapporto diretto con chi coltiva e produce”, sottolinea Coldiretti Puglia. La fiducia nel produttore è infatti il criterio principale che guida gli acquisti, seguito dalla provenienza e dalle certificazioni.
Frutta, verdura e olio bio in cima alle preferenze
L’indagine Ismea ha tracciato una classifica dei prodotti bio più acquistati nei mercati contadini:
- Frutta e verdura, che rappresentano quasi un terzo del totale degli acquisti,
- Pasta fresca e uova,
- Formaggi,
- Olio extravergine d’oliva,
- Miele.
Attualmente, il valore della spesa per il biologico nei mercati rionali e contadini si aggira attorno ai 150 milioni di euro, un dato destinato a crescere nei prossimi anni.
La sfida: proteggere il bio italiano dalla concorrenza sleale
Nonostante il trend positivo, la tutela del biologico made in Italy resta una priorità. Coldiretti chiede di rafforzare la filiera nazionale attraverso l’introduzione di un marchio bio italiano, in modo che i consumatori possano riconoscere immediatamente i prodotti certificati e garantiti.
Ma la vera battaglia si gioca anche sul fronte internazionale: “Non possiamo accettare che nel nostro Paese entrino prodotti biologici provenienti da Paesi extra UE, coltivati con regole meno restrittive rispetto a quelle imposte ai nostri agricoltori”, denuncia Coldiretti Bio.
Per questo motivo, si chiede all’Unione Europea di applicare il principio di conformità, ovvero stesse regole per il bio europeo e per quello importato, per evitare una concorrenza sleale che penalizzi le aziende italiane. Solo in questo modo sarà possibile garantire una filiera biologica equa e trasparente, che dal campo arrivi direttamente sulla tavola dei consumatori, con prodotti di alta qualità e tracciabilità garantita.