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Bari

Sanità pubblica in crisi, l’allarme dei medici: "Servono investimenti sulle persone"

Filippo Anelli: "Strutture rinnovate, ma i professionisti restano senza risorse"

Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari

Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari

BARI - Non bastano ospedali ristrutturati e nuove apparecchiature diagnostiche. Il Servizio Sanitario Nazionale sta perdendo il suo capitale più prezioso: i professionisti. È l’allarme lanciato da Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Omceo, in apertura del convegno "Investire nei professionisti sanitari per garantire la salute della persona", svoltosi a Bari.

"Dopo la pandemia, i governi hanno stanziato 15 miliardi di euro per il potenziamento della sanità pubblica, destinandoli a strutture e tecnologie. Sono stati sostituiti macchinari come le Tac e rinnovati gli ospedali, ma nulla è stato investito per trattenere medici e infermieri, il vero motore del sistema" ha sottolineato Anelli. "Si sono solo recuperati gli arretrati contrattuali, senza interventi strutturali in grado di fermare la fuga di professionisti verso il privato o l’estero".

L’attrattività di altri Paesi europei, ha spiegato, è un problema crescente: "Oggi un giovane medico trova maggiori riconoscimenti e stipendi più alti fuori dall’Italia. Il rischio è quello di uno sbilanciamento del sistema, con una sanità pubblica sempre più impoverita".

Anelli ha poi ricordato l’eredità della riforma del 1978, voluta da Tina Anselmi, che sancì il principio di una sanità pubblica basata sulla solidarietà collettiva. "L’idea di allora era che la malattia non fosse una questione individuale, ma una responsabilità della società. Oggi quel modello mostra segni di cedimento. Secondo l’Istat, 4,5 milioni di italiani rinunciano alle cure, l’equivalente di un’intera regione come la Puglia. Questo è il fallimento della missione del Servizio Sanitario Nazionale".

Un grido d’allarme che si traduce in una richiesta chiara al governo: investire sui professionisti per garantire il diritto alla salute e salvaguardare la sanità pubblica prima che sia troppo tardi.

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