Qualità dell’aria e stato del mare sotto controllo
Secondo l’analisi dei dati aggiornati al 31 dicembre 2023, con integrazioni fino al 2024, la situazione ambientale di Barletta non presenta particolari criticità.
"I valori degli indicatori sulla qualità dell’aria risultano inferiori ai limiti di legge", ha spiegato Vito Bruno, sottolineando tuttavia l’importanza di migliorare la gestione degli scarichi a mare, che potrebbero rappresentare un fattore di impatto per l’ecosistema marino.
Sul fronte delle acque di balneazione, l’ultima classificazione disponibile per il quadriennio 2020-2023 ha assegnato un giudizio complessivo di “eccellente” a tutte le 12 aree di monitoraggio lungo la costa barlettana. Il controllo viene effettuato da Arpa Puglia, con il supporto logistico della Guardia di Finanza.
Incidenza tumorale nella media regionale
Dal punto di vista sanitario, i dati aggiornati fino al 2021 e forniti dal Registro Tumori indicano un’incidenza in linea con le altre città della regione.
"Non emergono variazioni significative rispetto a contesti urbani simili", ha dichiarato Tiziana Dimatteo, aggiungendo che i tassi di incidenza tra gli uomini risultano addirittura inferiori alla media provinciale e regionale, mentre tra le donne si mantengono in linea con i dati della Puglia.
Il sindaco: “Nessun allarme, ma massimo impegno sulla tutela ambientale”
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Cannito, che ha voluto rassicurare la cittadinanza sulla mancanza di segnali di preoccupazione nei dati analizzati.
"I numeri su aria, acqua e salute non destano allarmismi, anzi in alcuni casi mostrano un andamento migliore rispetto ad altre realtà", ha dichiarato.
Il report, trasmesso alle autorità competenti, rappresenta una base scientifica solida per le future scelte in materia di tutela ambientale e sanitaria. I dati saranno al centro di un prossimo confronto in Consiglio comunale per definire eventuali azioni di miglioramento.
Alcuni dati emersi dal Report
Qualità dell’aria
La valutazione della qualità dell’aria, in riferimento agli inquinanti NO2, SO2, PM10, PM2.5, C6H6 e O3, condotta sia attraverso le stazioni di monitoraggio cittadine che con l’ausilio delle tecniche di modellizzazione, non ha evidenziato superamenti dei limiti previsti dalla normativa di riferimento (D.Lgs. 155/2010). Anche per quanto riguarda i metalli pesanti As, Cd, Ni e Pb e per il B(a)P la valutazione, condotta con l’ausilio del solo modello, non ha evidenziato la presenza di superamenti dei limiti previsti dalla normativa vigente.
Matrici ambientali acqua sotterranea e suolo
Nell’ambito del Protocollo d’intesa per la realizzazione di un monitoraggio ambientale di Area Vasta del comune di Barletta (monitoraggi 2016 e 2020), sono state condotte diverse analisi, focalizzando l’attenzione sulle matrici ambientali acqua sotterranea e suolo dell’area industriale della città, ove sono collocati impianti autorizzati AIA. Tali monitoraggi hanno evidenziato diversi superamenti nelle concentrazioni di inquinanti organici e inorganici, in particolare nelle acque sotterranee, oltre che nella matrice suolo e negli eluati estratti dal test di cessione sui materiali di riporto. Anche a seguito di queste indagini, sono state, in alcuni casi riaggiornate, in altri attivate le procedure di cui alla parte IV del titolo V del D.Lgs. 152/06 per le installazioni Timac Agro Italia S.p.A e Buzzi Unicem S.p.A. Ad oggi per TIMAC Agro Italia S.p.A. sono attive la Messa in Sicurezza Operativa (MiSO) per il suolo e la MiSO per la falda, approvati ai sensi dell’art.242, comma 7 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Per Buzzi Unicem S.p.A, invece, è in corso di esecuzione il piano di caratterizzazione approvato ai sensi dell’art.242, comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
La maglia di piezometri realizzata per l’esecuzione delle attività di monitoraggio ambientale, integrata con i punti di prelievo allestiti per i procedimenti di bonifica in corso, ha permesso di disporre di un consistente set di dati ambientali nella parte nord-ovest della zona industriale, prossima all’ambito urbano, mentre nella restante porzione orientale del territorio oggetto del monitoraggio è emersa la necessità di disporre di maggiori informazioni, tenuto conto del minor numero di punti di osservazione, in cui sono tuttavia stati rilevati superamenti dei limiti normativi. Pertanto, con DGR n.1958 del 28/12/2023 “Sistema di monitoraggio ambientale integrato nel territorio della città di Barletta (BT). Disposizione in favore della Provincia di Barletta-Andria-Trani”, la Giunta Regionale ha disposto di approfondire e circoscrivere lo stato di qualità ambientale delle acque sotterranee della zona industriale di sud-est, individuando nella Provincia il soggetto attuatore degli interventi, da definirsi sulla base di una proposta tecnica elaborata con il supporto di ARPA Puglia e del Comune di Barletta.
Monitoraggio dei corpi idrici sotterranei
Il monitoraggio effettuato in applicazione alla Direttiva Quadro Acque ha rivelato la presenza di alcuni parametri critici, con conseguente classificazione di stato chimico scarso per i corpi idrici che interessano il territorio di Barletta ed ha confermato evidenze di superamenti delle CSC per parametri organici ed inorganici che hanno comportato l’avvio, presso la Provincia, del procedimento di individuazione del responsabile della contaminazione.
Monitoraggio acque di balneazione
Il monitoraggio delle acque di balneazione ha indicato, con l’ultimo giudizio 2023, relativo al quadriennio 2020-2023, la classificazione di eccellente per tutte le 12 acque di balneazione nel territorio del Comune di Barletta.
Monitoraggio corpi idrici marino-costieri
Il monitoraggio dei corpi idrici marino-costieri nel territorio del Comune di Barletta (“Margherita di Savoia-Barletta” e “Barletta-Bisceglie”, che per quota parte comprendono l’intero litorale afferente al territorio comunale di Barletta) ha evidenziato, nel caso del corpo idrico “Barletta-Bisceglie”, superamenti degli standard di qualità ambientale per le “nuove sostanze" (Dicofol, Cipermetrina, Diclorvos e la sommatoria di Eptacloro ed Eptacloro epossido, molecole tutte ricomprese nella categoria dei prodotti fitosanitari) di cui alla tab. 1/A del D.Lgs n.172/2015. D’altra parte, tutti i punti di immissione in mare di acque di origine terrigena (comprese le foci dei corsi d’acqua) possono rappresentare criticità in termini di qualità ambientale delle acque, soprattutto quelle prossime alla costa, per i possibili effetti delle pressioni puntuali e diffuse distribuite sul territorio (es. urbanizzazione, industrializzazione, agricoltura e zootecnia, ecc.).
Registro tumori
Tumori infantili
L’incidenza dei tumori infantili è stabile: nel confronto con l’intera provincia e con la regione, l’incidenza dei tumori infantili a Barletta è più bassa anche se la differenza non è statisticamente rilevante.
Tassi di incidenza
L’andamento dei tassi di incidenza dei tumori invasivi nella popolazione generale è sovrapponibile a quella provinciale: negli uomini i tassi di incidenza registrati a Barletta sono anche più bassi, nelle donne i tassi sono molto simili a quelli regionali.
Singoli tumori uomini
Per i singoli tumori uomini: i tassi di incidenza sono più bassi rispetto alla regione e alla provincia. Resta solo un eccesso rispetto alla regione dei tumori del testa-collo che, comunque, in valore assoluto non è significativo.
Singoli tumori donne
Per i singoli tumori donne: nel confronto provinciale si registrano numeri leggermente più alti in riferimento ai mesoteliomi (la cui esposizione significativa va cercata in molti anni addietro rispetto all’insorgenza di patologia) ma si tratta comunque di numeri molto bassi. I dati di incidenza sono più bassi rispetto alla provincia sui tumori del testa-collo.
Cause di ricovero
Per le cause di ricovero va segnalato rispetto ai bambini una diminuzione dei ricoveri per asma.