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Agricoltura

Xylella, confronto in Regione: "Serve un miliardo e mezzo per ricostruire le province colpite"

In vista della convocazione ministeriale, focus su risorse e strategie per la rigenerazione del patrimonio olivicolo

L'incontro con i rappresentanti di Coldiretti Puglia sul caso xylella

L'incontro con i rappresentanti di Coldiretti Puglia sul caso xylella

BARI - Un incontro cruciale per il futuro dell’agricoltura pugliese si è svolto ieri, mercoledì 20 febbraio, tra i vertici della Regione Puglia e i rappresentanti del partenariato agricolo. Il confronto, presieduto dall’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia e dal direttore del Dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone, ha avuto al centro il testo del Decreto Ministeriale che regola il sostegno alle aziende colpite dalla diffusione della Xylella fastidiosa.

L’obiettivo dell’incontro è stato duplice: da un lato, condividere una strategia comune in vista della convocazione del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, prevista per il 26 febbraio, e dall’altro accelerare l’attuazione delle misure di rigenerazione del patrimonio olivicolo.

"Massima urgenza per il bando e utilizzo pieno delle risorse"

L’assessore Pentassuglia ha ribadito l’importanza di snellire le procedure burocratiche per evitare ritardi nell’accesso ai 30 milioni di euro destinati alla rigenerazione degli uliveti.

"Abbiamo esaminato il decreto e valutato le azioni necessarie per rendere più rapida ed efficace l’erogazione dei fondi", ha dichiarato. "Il nostro obiettivo è eliminare inutili complicazioni burocratiche che potrebbero rallentare il processo".

"Serve un miliardo e mezzo per ricostruire le province colpite"

In vista del vertice ministeriale, la Regione ha rilanciato la richiesta di nuove risorse per la rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella.

"Abbiamo più volte sollecitato ulteriori finanziamenti, in particolare il miliardo e mezzo necessario per la ricostruzione di Taranto, Brindisi e Lecce", ha sottolineato Pentassuglia. A queste province si aggiunge ora l’area di Triggiano e altri comuni del Barese, dove la presenza del batterio è stata scoperta grazie alla caparbietà della Regione e dell’Osservatorio fitosanitario, che ha condotto controlli mirati al di fuori dei protocolli imposti dal Regolamento europeo.

"Un modello da esportare per combattere la fitopatia"

Il piano della Regione Puglia non si limita all’emergenza locale, ma punta a definire un modello di intervento replicabile anche in altre regioni.

"Non possiamo permetterci rimpalli di responsabilità. L’Italia deve dimostrare all’Europa che sta lavorando con serietà per contrastare questa fitopatia", ha concluso l’assessore. "Il nostro approccio non solo aiuterà le aziende pugliesi, ma potrà diventare un riferimento per tutte le altre regioni che si troveranno a fronteggiare simili emergenze".

Con il tavolo ministeriale ormai alle porte, la Puglia si prepara a ribadire le proprie richieste e a difendere un comparto agricolo messo a dura prova dalla Xylella, ma determinato a ripartire.

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